Arrivano le "50 sfumature", assalto ai cinema di Mestre e Marcon

Tutto prenotato in sala per la "prima" a Venezia, Mestre e nei multisala del film tratto dai libri "hard" della James
Una foto di scena del film 'Cinquanta sfumature di grigio', Roma, 10 febbraio 2015. ANSA/UFFICIO STAMPA ++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY ++
Una foto di scena del film 'Cinquanta sfumature di grigio', Roma, 10 febbraio 2015. ANSA/UFFICIO STAMPA ++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY ++

VENEZIA. Non si strapperanno i biglietti dalle mani l’una con l’altra, tirandosi per i capelli, mordendosi agli avambracci, nei casi peggiori andando a borsettate: esiste, da tempo, il pratico esercizio della prenotazione. Per cui oggi, fin dal pomeriggio, niente code e niente accapigliamenti ai botteghini dei (tanti, il più possibile) cinema che avranno in programmazione “Cinquanta sfumature di grigio”. Le sprovvedute che arriveranno all’ultimo momento dovranno accontentarsi di strapuntini, o della prima fila che già di per sé è pratica leggermente sadomaso.

 Tutto esaurito, e prenotazioni che fioccano da settimane e settimane: al Candiani di Mestre sono mille, spalmate sul fine settimana; a Belluno è rimasta per l’appunto solo la prima fila, almeno fino a lunedì. A Padova in un crescendo appassionato i grafici dei cinema (il Porto Astra, ad esempio) rimandano sedie occupate a ritmo incalzante. A Marghera duemila prenotazioni, a Marcon mille. A Treviso la caccia al biglietto era scattata in perfetta sincronia con l’apertura delle prevendite, raccontano molti titolari di multisala: «Siamo davanti a un fenomeno di pubblico senza precedenti, una tale frenesia non ci era mai capitata prima di “50 sfumature” per nessun altro film» assicuraa Giorgio Fabris, titolare del multisala Mélies di Conegliano.

Ma perché parlare di borsettate e strattoni ai capelli? Perché sembra essere prevalentemente femminile il pubblico che da oggi sarà davanti al grande schermo. Tra le più curiose, dicono i gestori, donne dai 40 ai 60 anni; e le prenotazioni, che parlano a chi le sa ascoltare, danno gruppi di poltrone accapparati nello stesso istante, quindi compagnie di amiche. Il dato sulla prevalenza femminile si conferma in tutte le province; ma sono andate via alla grande anche le poltrone a due a due, coppie di fidanzati, si immagina per un San Valentino vagamente hard.

Vietato ai minori di 14 anni, il film di Sam Taylor-Johnson con Jamie Dornan e Dakota Johnson nei panni dei complicati Christian e Anastasia partoriti dalla mente di E. L. James, martella il pubblico con i promo da settimane; ieri è stato presentato al Festival di Berlino con un party all’altezza della fama che lo precede, e arriva prima in Italia che negli Stati Uniti. Già da ieri, se lo stanno godendo però in Francia, Germania, Belgio, Serbia e Filippine. Che effetto farà sul grande schermo la tormentata storia d'amore tra il misterioso uomo d’affari Christian Gray dallo sguardo d’acciaio e la giovane reporter-per-caso Anastasia Steele che ne subisce il fascino e anche le tendenze sado-maso in chiave soft? Il sesso è coreografia per arrivare al vasto pubblico potenziale, l’amore fa da pretesto all’esibizionismo, ma l’effetto a sensazione è già garantito dagli oltre tre milioni di copie vendute dal libro. Il resto lo fa una confezione patinata con interni da rivista, sospiri, sudori, bella gente. Chi cerca le scene forti descritte nel libro forse resterà deluso (delusa): prevale, sembra, il fumetton; come dire, la sfumatura.

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