Non incontra il cugino da vent’anni: in tandem dal Piemonte a Spinea per abbracciarlo
Maurizio Favaretto, non vedente, partirà il 28 maggio dalla provincia di Torino. Claudio Rampado lo attende a Spinea. L’impresa grazie al supporto della Fiab

Una sfida lunga 364 chilometri, quattro giorni di viaggio, quattro tappe da 120 chilometri l’una. Per riabbracciare il cugino lontano.
Maurizio Favaretto, 68 anni, con famiglia nativa da Salzano, da tanti anni vive in Piemonte. Alle spalle ha un passato da imprenditore e dirigente sportivo. Ora vive in una casa di riposo, dopo aver perso la vista a causa di una malattia.
Nella Rsa ha trovato un modo per riacquistare l’autonomia: cammina tutti i giorni e fa spin bike. Ma la corsa sul tandem lo ha reso un uomo libero. Ancora una volta lo sport si rivela il modo migliore per superare le difficoltà della vita.
Favaretto si sta preparando a partire dal Piemonte, dalla Rsa Tina di Vestignè in provincia di Torino, per una nuova avventura: una corsa in tandem dal Piemonte fino a Spinea per riabbracciare il cugino Claudio Rampado.
Claudio è felicissimo per questa nuova avventura e sta supportando il cugino in tutti i modi. «Lo attendo a braccia aperte e ho trovato una immediata collaborazione dall’amministrazione comunale, che ringrazio. Non vedo l’ora che Maurizio mi raggiunga». Claudio, operaio in pensione e nonno di due nipoti che sono la sua vita, è colpito dalla sfida ciclistica del cugino. Supportato dalla Fiab piemontese, Favaretto ha una squadra di supporto di cui fanno parte Alessandro, Federico, Elena ed Angelo. Sul tandem lui viaggerà dietro mentre davanti si alterneranno i compagni. Per un primo tratto ci sarà anche la madrina dell’evento, Paola Gianotti. E lungo il percorso ci sarà la collaborazione tecnica della Fiab di Pavia.
Favaretto dal 2021 macina chilometri. Dal mar Ligure alle Alpi Graie, passando per il Lago Maggiore. Ora vuole arrivare a Spinea. Partenza il 28 maggio; arrivo previsto per il 31 maggio, accolto dal cugino e dai parenti veneziani.
Da vent’anni Claudio e Maurizio, cresciuti assieme nel Miranese, non si incontrano.
Ma il loro rapporto è sempre vivo. E ora Claudio supporta da Spinea l’impresa di Maurizio coinvolgendo istituzioni e aiutando nell’organizzazione del viaggio. Una storia di affetto, amicizia e superamento vero delle barriere.
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