Argentin condannato a un anno per truffa

SAN DONÀ.
L’ex campione del mondo di ciclismo, il 55enne sandonatese Moreno Argentin, e il collega Mario Temici, 40 anni di Portogruaro, sono stati condannati ciascuno a un anno di reclusione e al pagamento di una multa di 400 euro per truffa. Il giudice monocratico del Tribunale di Venezia, Claudia Ardita, ha, inoltre, imposto ai due imputati di pagare alle parti civili una provvisionale di 310 mila euro, cioè l’intera cifra che le «vittime» del raggiro hanno sostenuto di aver perduto.
In qualità di rappresentante legale della «Sviluppo residenziale srl» Argentin e di agente della «Capital Immobiliare» Temici, avrebbero raggirato una coppia di Portogruaro, facendo firmare a lui una preliminare di vendita di un appartamento al secondo piano e di due garage al piano interrato del condominio «Domus Viva» di via Zappetti 21, assicurando che non pesava sugli immobili in questione alcuna ipoteca. In realtà, stando alla ricostruzione fatta dagli inquirenti, c’era un mutuo acceso alla Cassa di Risparmio di ben cinque milioni sull’immobile di proprietà della «Sviluppo Residenziale srl», tra l’altro società dichiarata fallita due anni dopo, il 15 marzo 2013, dai giudici del Tribunale di Venezia. La coppia in questione, contemporaneamente alla firma del preliminare di acquisto avrebbe versato ad Argentin e Termici una cifra considerevole, 310 mila euro. In seguito, la compravendita non era andata in porto e la coppia aveva denunciato i due imputati. Il pubblico ministero Francesca Crupi, dopo gli accertamenti, aveva chiesto l’archiviazione delle accuse nei confronti dell’ex campione del mondo di ciclismo e del complice, ma il giudice delle indagini preliminari aveva respinto la richiesta, imponendole di formulare il capo d’imputazione per la citazione a giudizio davanti al Tribunale. Per la rappresentante della Procura non ci sarebbero stati elementi per dimostrare il reato, mentre la coppia rimasta raggirata avrebbe dovuto rifarsi sui due grazie a una causa civile con la quale ottenere il risarcimento dei danni subiti.
Non è il primo processo dove Argentin si trova sul banco degli imputati. Era accaduto anche nel 2010 a Belluno. Il famoso ciclista aveva dovuto rispondere di aver inquinato un ampio terreno a Falcade, un centro montano molto noto. Argentin aveva sostenuto di essere entrato nella società dopo che il fatto era accaduto. Il giudice monocratico aveva dichiarato alla fine del processo la prescrizione. Questa volta, invece, la giustizia è arrivata prima e il magistrato veneziano ha condannato l’ex sportivo.
Giorgio Cecchetti
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