Architetto inglese contro l’americano Tiepolo in pericolo a Palazzo Arrigoni

«I lavori stanno ricominciando, senza rispettare la sicurezza Quell’affresco è patrimonio della città, noi ne siamo custodi»



Aveva quasi 80 anni Giandomenico Tiepolo, figlio del celebre Giambattista, quando affrescò un piano dell’attuale Palazzo Arrigoni, decorando le pareti di uccellini e scorci di bosco e il soffitto di un ovale con putti e fanciulle su batuffoli di nuvole. Dopo aver rischiato nel 2018 di frammentarsi in mille pezzi a causa di lavori abusivi che si stavano svolgendo al piano superiore, oggi l’affresco potrebbe essere ancora in pericolo. Sembra infatti che i lavori, commissionati da un americano che ha acquistato altre parti del palazzo, stiano ricominciando, senza però aver sistemato i danni causati dal primo intervento e senza che nessun ingegnere o restauratore abbia fatto un sopralluogo per assicurarsi che il Tiepolo rimarrà incolume. I proprietari della casa, la famiglia inglese Reynolds, è preoccupata perché teme che uno degli ultimi lavori dell’artista sia ridotto in un cumulo di macerie. Da quando hanno scoperto di avere in casa un Tiepolo di cui si era persa conoscenza, la famiglia si sente custode del lavoro e ancora più responsabile del patrimonio artistico veneziano. Se infatti nel 2007 la famiglia inglese dell’architetto Eric Reynolds non si fosse innamorata di quella casa e del giardino e avesse deciso di acquistarli, l’opera del pittore sarebbe andata perduta. «Abbiamo restaurato casa chiamando gli artigiani veneziani e cerchiamo di prendercene cura perché Venezia va protetta a partire da chi vive qui» spiega l’architetto, celebre per essere riuscito a evitare che la sede del mercato della carne di Londra, che diventerà parte del Museum of London, venisse distrutto per costruirci delle abitazioni. «Noi, anche se possiamo sembrare turisti o stranieri, ci sentiamo responsabili di mantenere vivo questo meraviglioso patrimonio culturale». Fino a quando risiedevano qui i Reynolds hanno vigilato sull’affresco, ma nei giorni scorsi sono stati portati attrezzi vari da lavoro che fanno pensare che tutto possa ricominciare. «Pensiamo che si possa arrivare a una soluzione, ma se si vuole davvero salvare questo Tiepolo qualcuno dovrebbe intervenire» spiega la famiglia. «A causa del tubo di acqua rotto nel 2018 non possiamo ancora utilizzare alcune stanze e non è stato fatto nessun intervento a livello strutturale. Non possiamo più camminare in alcune parti della casa. Abbiamo mandato centinaia di mail al proprietario senza mai avere risposta e temiamo che l’affresco venga distrutto».

Due anni fa la Soprintendenza, giunta a verificare cosa stava succedendo, aveva chiamato i carabinieri e l’americano era stato multato. Tuttavia il signore ha pagato i danni ai Reynolds solo qualche giorno fa, due anni dopo. Oggi c’è un cartello del Comune, ma nessuno ha verificato se l’affresco potrebbe cedere. La casa, nel palazzo dove un tempo risiedeva la famiglia Mestrovich, la cui Collezione si può ammirare a Ca’ Rezzonico, era abbandonata. Quando Reynolds iniziò ad approfondire chi fosse l’autore prima Paola Squassina e poi la stessa Sovrintendenza hanno confermato che quel tratto è della mano del pittore veneziano. I Reynolds sono una di quelle famiglie straniere che ama Venezia quanto (e forse più) di chi la abita. Da più di trent’anni frequentano la città e dal 2007 trascorrono la maggior parte del tempo in laguna, curando un bellissimo giardino che aprono per ospitare spettacoli di marionette e dove tengono la barca a remi. «Coltiviamo il giardino come la nostra casa, con amore, prima di tutto per questa città» ha concluso Reynolds. «L’affresco è un bene di tutti, quando ci chiedono di vederlo apriamo casa e lo mostriamo, per questo vorremmo che fosse protetto». —

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