Appalto in scadenza, coop Elleuno in bilico

Sono 420 i lavoratori coinvolti. La Cgil: possibili contraccolpi dai tagli al sociale
Anziani in un parco
Anziani in un parco
 La scadenza dell'appalto comunale si avvicina e i 420 lavoratori della cooperativa Elleuno, che si occupa dell'assisenza domiciliare agli anziani e quella ai bambini disabili nelle scuola, stanno preparandosi ad affrontare il prossimo. L'attuale scadrà tra alcuni mesi e nel giugno 2011 Ca'Farsetti dovrà indire quello nuovo. I delegati della Cgil hannpo già chiesto al vicesindaco e assessore alle Politiche sociali Sandro Simionato di avviare da subito una trattativa o, meglio, un tavolo tecnico, in modo che tra sei mesi siano già pronti nuovo regolamento e capitolato.  Il timore dei rappresentanti dei lavoratori è quello che i tagli previsti anche in questo settore riducano considerevolmente i fondi anche per il sociale e quindi per l'assistenza agli anziani e ai disabili, comportando la drastica riduzione dell'occupazione anche per i lavoratori della Elleuno. La condizione fondamentale da mettere davanti a qualsiasi altra richiesta - secondo la Cgil - è che a tutti i dipendenti della cooperativa vengano garantite sei ore di lavoro al giorno.  Assieme alle altre organizzazioni, Uil e Cisl, la Cgil ha cercato un accordo con la direzione della Elleuno e con l'amministrazione comunale per gli ultimi mesi, quelli che mancano all'appalto che scade nel 2011. Lo scoglio principale sarà e continuerà ad esserlo, quello del cellulare. L'adozione del telefonino «come controllo a distanza dei lavoratori» per la rilevazione delle prestazioni che vanno fornite secondo un preciso minutaggio, stabilito dal regolamento votato dal Consiglio comunale, è stato duramente contestato. Si va dai 20 minuti di una medicazione ai 30 minuti che bisogna impiegare per lavare un paziente. Indicazione che la Cgil, fin dal 2007, ha cercato di modificare, trattando con l'assessore, intervenendo presso la Commissione consiliare e poi in Consiglio comunale, proponendo emendamenti. Il telefonino poi è stato introdotto e i sindacati hanno cercato di trattare, in modo che i lavoratori comunque avessero un orario di lavoro continuativo e non spezzato. (g.c.)

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