Allarme prostituzione nei park dei supermercati

La denuncia dei referenti del gruppo Lgbt: sono maschi tra i 18 e i 20 anni «Lo fanno per provare, ma poi non riescono ad uscirne: noi possiamo aiutarli»

di Giovanni Cagnassi

SAN DONA’

Giovani che si vendono per denaro. Nei parcheggi dei centri commerciali, in qualche parco pubblico, di notte. Uno spaccato impressionante del mondo giovanile, fatto di storie di disagio e sofferenza, ma anche solitudine. La denuncia arriva dal nuovo gruppo "Lgbt", lesbiche, gay, bisex e trans (telefono 345- 6989352) che si è appena formato nel Veneto orientale.

I referenti hanno già ricevuto numerose telefonate di ragazzi che cercano aiuto e sostegno psicologico. Ma anche di chi vorrebbe uscire dal giro e non ci riesce. «Abbiamo fatto le dovute verifiche-spiegano- e scoperto che ci sono decine di ragazzi e ragazze che si vendono tutte le notti. Mandano annunci, contattano i clienti attraverso i social network in rete, oppure con il semplice passaparola. Gli appuntamenti sono di solito notturni e presso i parcheggi dei centri commerciali di San Donà e Jesolo. Qualcuno nell'area commerciale di San Donà altri nei pressi di Bennet e Famila. Molti sono i ragazzi. Scelgono luoghi appartati nei quali fare sesso mercenario in auto. Tanti ragazzi lo fanno-aggiungono- e ormai non è più un mistero, mentre un tempo erano più che altro ragazze.Chi nei giorni scorsi ci ha telefonato si è confessato. Ha raccontato di aver iniziato quasi per provare, per soddisfare le proprie pulsioni sessuali, chiedendo in cambio del denaro. Non si sono più fermati. Stiamo cercando di spiegare loro che è possibile vivere la propria sessualità senza pagare o farsi pagare. E' un salto fondamentale. Li abbiamo messi in guardia dai rischi che corrono soprattutto per le malattie. Questo fenomeno si sta diffondendo anche perchè gli omosessuali non riescono a vivere serenamente la lora sessualità».

I ragazzi hanno tutti tra i 18 e i 20 anni, ma si teme che possano esserci anche minori. Nei parcheggi dei centri commerciali, la notte, sono certi di non trovare nessuno che li disturbi, correndo al massimo il rischio di essere confusi tra coppiette che scambiano effusioni. Invece fanno sesso a pagamento. 40-50 euro per un rapporto orale, poi si sale fino a 100 o 150 euro, ma la tariffa può variare verso l'alto. Vivono emozioni forti, spesso con persone che hanno una doppia vita. «Poi con quei soldi comprano un telefonino-aggiungono i referenti di Lgbt- oppure un capo firmato. Noi abbiamo psicologi ed esperti che possono aiutarli. Noi stessi siamo qui per parlare con loro, dare se possibile dei consigli. Ci hanno contattato anche uomini che cercavano sesso a pagamento: li abbiamo minacciati di denuncia».

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