Allarme gelo dopo la nevicata spargisale in città, altre polemiche

Troppe cadute di residenti e turisti sul ponte della Costituzione: utilizzato da ieri un sale “speciale” Su Facebook proteste per i ritardi del Piano neve. Cento operatori hanno sparso 35 tonnellate
Di Mitia Chiarin

La neve da ieri mattina è diventata solo un ricordo in calli e strade della città ma con l’arrivo della sera, e del freddo, è diventato il gelo il principale pericolo da affrontare.

Interventi. Una quindicina gli interventi nella notte tra sabato e domenica da parte dei vigili del fuoco, l’ultimo ieri mattina a Chirignago per mettere in sicurezza un ramo d’albero spezzato dopo la nevicata che ha creato disagi a Mestre e Venezia dalle 16.15 di sabato. Tutti interventi di routine in caso di nevicate. Non sono stati segnalati incidenti gravi da parte di polizia stradale e polizia municipale. Già dal mattino di ieri le strade di Mestre erano sgombre di neve, mentre in tangenziale e autostrada le lame avevano già sabato sera liberato le carreggiate da ogni traccia di neve.

Ruzzoloni. I disagi maggiori in centro storico dove la neve è arrivata dopo rispetto a Mestre, anticipata dalla pioggia che ha reso impossibile agli operatori di Protezione civile e Veritas l’intervenire versando il sale sui gradini per rendere meno viscido il percorso sui ponti. Particolarmente difficile la situazione sul ponte di Calatrava, che è stato anche chiuso sabato sera al passaggio di veneziani e turisti dalla Polizia municipale.

Una chiusura che è arrivata dopo vari ruzzoloni di turisti e veneziani. Quello più grave è stato lo scivolone sui gradini vetrati di un uomo, che è ruzzolato a terra provocandosi una ferita alla testa e che è stato poi soccorso dalle squadre del Suem 118 allertate da alcuni passanti, alla vista del sangue fuoriuscito per la caduta. Sono seguiti altri scivoloni sui gradini sdrucciolevoli, fino alla decisione della Polizia municipale di chiudere il passaggio. Ma alle 22.30 di sabato sera c’era chi, nonostante il divieto, ha tentato di passare lo stesso sul ponte di Calatrava mentre sui social network impazzava la polemica sui ritardi nello spargimento del sale in centro storico.

Sperimentazione sale. Maurizio Calligaro, direttore di Veritas con delega alla Protezione civile spiega: «Abbiamo deciso di chiudere il ponte perché la maggior parte delle persone passavano ai lati, sulle parti in vetro, e non al centro del ponte, dove c’è pietra. Nelle prossime ore, contro il rischio di gelate notturne, sperimenteremo anche un nuovo tipo di sale che dovrebbe garantire meglio il passaggio in sicurezza. Del resto, questo è un problema noto da tempo in città».

Azioni contro il gelo. Archiviato il rischio neve, con una domenica di cielo nuvoloso ma senza altre precipitazioni, Protezione civile e uomini di Veritas attivati da sabato, quando è scattato il Piano neve anche nel Comune di Venezia, sono stati impegnati nelle ultime ore nello spargimento di sale, operazione ripetuta anche ieri fino alle 13 e ripresa in serata, dalle 21 alle 24, per garantire la circolazione stradale e prevenire il rischio gelate .

Questa mattina invece operatori di Veritas saranno impegnati a spargere sale sulla viabilità pedonale e sui ponti del centro storico. Il rischio, archiviata la nevicata di sabato, è il gelo, conseguenza del forte abbassamento delle temperature e del vento di “buriana” che potrebbe trasformare strade e calli veneziane in percorsi gelati, causa di pericolose cadute e incidenti. Un pericolo evidenziato anche dal previsto abbassamento delle temperature. Ieri a Venezia la minima era di un grado, la massima di 5. Ma nei prossimi giorni si andrà sotto lo zero, dicono le previsioni che sono condizionate anche da uscite clamorose come quella di Meteo.it che aveva previsto per la notte di oggi una marea da 155 centimetri, salvo poi rivedere i dati ad una normalissima marea da 60 centimetri.

I dati. Nella giornata di sabato in centro storico sessanta operatori hanno distribuito fino a nove tonnellate di sale. In terraferma 32 gli operatori impegnati nello spargimento di otto tonnellate di sale. Numeri che si sono ripetuti anche nella giornata di ieri, con gli occhi puntati, come sempre, al meteo e ai bollettini di Arpav.

Previsioni meteo. Da domani e fino a Capodanno farà molto freddo in tutta Italia per l’afflusso di correnti gelide di origine artica: di notte e al primo mattino valori sottozero in quasi tutto il Paese; da martedì punte anche intorno ai 10 gradi sotto zero al Nord, dove la serenità del cielo favorirà un intenso raffreddamento notturno. Queste le previsioni e per chi deve utilizzare l’auto per mettersi in viaggio la precauzione deve aumentare, con una guida sicura e l’utilizzo di pneumatici da neve o la presenza in bagagliaio, per ogni evenienza, delle catene da neve. Il sito Arpav ieri sera ha fornito un aggiornamento del meteo: «Tra domenica e lunedì venti settentrionali forti o molto forti in quota, forti raffiche di Foehn nelle valli e localmente sulle zone pedemontane; venti tesi e a tratti forti da nord est sulle zone costiere, in particolare quelle meridionali».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomenti:gelonevemeteo

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia