Al Foster nel segno di Miles
Oggi al Candiani il quintetto del batterista americano. Molti gli omaggi del gruppo al mitico trombettista
Dopo Steve Coleman, «Jazz Groove» continua oggi alle 21 all'auditorium del Candiani di Mestre (quarto piano) con il quintetto del batterista americano Al Foster: con lui Eddie Henderson tromba, Eli Degibri sax tenore e soprano, Aaron Goldberg pianoforte, Doug Weiss contrabbasso. Biglietti 15/12 euro. Nato a Richmond (Virginia) il 18 gennaio 1944, Al Foster a soli 5 anni si trasferisce con la famiglia a New York, dal 1957 si dedica allo studio della batteria, dopo aver ascoltato un concerto di Max Roach. Debutta a 16 anni nella band di Blue Masekela. Dal 1965 al 1967 affianca la tromba di Blue Mitchell, incidendo molti dischi per la Blue Note. Nel 1972 viene ascoltato e scritturato da Miles Davis, che accompagna fino al 1975, l'anno del forzato ritiro. Il trombettista lo vuole con sé anche quando decide di tornare sulle scene e il fortunato sodalizio dura fino al 1984, anno di «You're under Arrest». Nel 1978 partecipa al tour e al disco dei Milestone Jazz Stars, a fianco di Sonny Rollins, McCoy Tyner, Ron Carter. Dopo la rottura del sodalizio con Davis, dialoga con i sax di Joe Henderson e Sonny Rollins, i pianoforti di McCoy Tyner e Michel Petrucciani, le voci di Abbey Lincoln e Carmen McRae.
Poi Al Foster privilegia sempre più l'attività di leader: comincia con un quartetto, completato da due fra i migliori jazzisti giovani della scena newyorkese, il sassofonista Eli Degibri - messosi in luce nel sestetto di Herbie Hancock - e il pianista Aaron Goldberg, classe 1974, nonché dal contrabbassista Doug Weiss, già a fianco di Lee Konitz, Chris Potter, Mark Turner. Dall'anno scorso questo affiatatissimo gruppo è diventato quintetto con l'innesto di Eddie Henderson, trombettista con una luminosa carriera alle spalle. Cresciuto musicalmente a S. Francisco e influenzato da Miles Davis, Henderson, classe 1940, ha lavorato negli anni '70 con Joe Henderson ed Herbie Hancock. Dopo aver sperimentato il jazz-rock torna con Art Blakey e Billy Harper al jazz acustico. Il quintetto di Al Foster esegue, oltre a composizioni originali dei suoi componenti e celebri standard, un gran numero di brani tratti dal repertorio di Miles Davis, cui ha dedicato recentemente moltissimi concerti-tributo.
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