Airbnb, la casa più gettonata d'Italia? È a Venezia e l'affitta una sudentessa

È di Martina, una studentessa che si è trasferita nel 2011 la casa risulta al quinto posto tra le più prenotate in Europa 
Airbnb room booking app logo on an iPhone 6 plus smart phone.
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VENEZIA. È arrivata a Venezia per studiare all’università, si è trasferita in una casa di proprietà della famiglia vicino alla stazione Santa Lucia e ha iniziato a condividerla con qualche visitatore

Era il 2011, Airbnb esisteva già da qualche anno ma in Italia stava per esplodere il boom. Ora, a distanza di otto anni, la casa di Martina è diventato l’annuncio più prenotato in Italia sulla piattaforma online di affitti turistici. Non solo: adesioni e recensioni sono talmente alte, che Martina è al quinto posto tra i più prenotati in tutta Europa.

«Venezia, l’esplosione di Airbnb è alternativa al caro alberghi»

Nel frattempo, i puntini rossi con gli appartamenti affittati in centro storico sono esplosi come funghi. I dati aggiornati a marzo, attraverso il sito InsideAirbnb, dicono che sono 7.870 gli appartamenti a Venezia sulla piattaforma. Tra questi, almeno 5598 sono “attivi”: hanno, cioè, ricevuto una recensione (e di conseguenza una prenotazione) negli ultimi sei mesi. In attesa che Ca’Farsetti e Airbnb trovino l’intesa sulle modalità di riscossione della tassa di soggiorno, il 76% degli annunci si riferisce a case intere e non a una stanza. Cosa ben diversa dagli “spazi extra” da affittare con cui il portale si era affacciato sul mercato. Gli annunci non sono distribuiti uniformemente nel Comune.

Più di sette su dieci sono concentrati nel centro storico, il 6% in estuario e il 18% in Terraferma. Incrociando i dati del Comune sui residenti in centro storico, significa undici annunci ogni cento abitanti. Rispetto alle altre grandi città d’arte italiane (ad esempio, Firenze, Roma e Milano) che hanno numeri assoluti maggiori, la città storica detiene già un “primato europeo”. Si tratta dei numeri di occupazione giornaliera e di incasso medio mensile. A Venezia, infatti, gli alloggi turistici sono affittati per 122 giorni all’anno (quasi un giorno su tre). Un dato superiore appunto a quello delle altre città italiane e straniere più turistiche. A ciò, si aggiunge un’altra unicità: Venezia rende molto più che altrove. L’incasso medio mensile è di 1.118 euro, contro, ad esempio, i 934 euro di Amsterdam, la seconda in classifica. Anche i ricavi non sono distribuiti in maniera uniforme. Un “host” veneziano che affitta un appartamento intero per due ospiti guadagna in media 1. 602 euro al mese (19. 224 l’anno). Eppure, pare che pochi host concentrino il grosso del guadagno. Il 5% con il più alto profitto vede infatti entrare nelle proprie tasche il 32% del totale degli annunci a Venezia. Allargando il ragionamento, l’Europa risulta il continente preferito dove pianificare un viaggio (è la destinazione preferita dal 45% degli utenti). E dal 2008, anno della sua fondazione, Airbnb ha superato i 500 milioni di ospiti (23 milioni solo in Italia). Di questi, ben il 70% appartiene alla generazione millennial e, come Martina di Venezia, è ormai abituata alla nuova frontiera del turismo, targata Airbnb. —



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