Addobbi in vendita per aiutare i più poveri

Apre domani un temporary-shop (termine molto in voga) del tutto speciale, quello del vulcanico don Armando Trevisiol, che nonostante l’età e nonostante non sia più ufficialmente alla direzione della...
20100105 - MESTRE (VENEZIA) - HUM - PRETE OFFRE 'BOT DEL VANGELO' PER COSTRUIRE CENTRO ANZIANI. Don Armando Trevisiol, parroco in Mestre, posa per il fotografo oggi 5 gennaio 2010 a Mestre. Andrea Merola/ANSA /DC
20100105 - MESTRE (VENEZIA) - HUM - PRETE OFFRE 'BOT DEL VANGELO' PER COSTRUIRE CENTRO ANZIANI. Don Armando Trevisiol, parroco in Mestre, posa per il fotografo oggi 5 gennaio 2010 a Mestre. Andrea Merola/ANSA /DC

Apre domani un temporary-shop (termine molto in voga) del tutto speciale, quello del vulcanico don Armando Trevisiol, che nonostante l’età e nonostante non sia più ufficialmente alla direzione della Fondazione Carpinetum, guidata da don Gianni Antoniazzi, parroco di Carpenedo e da lui presieduta, si dedica a tempo pieno alla solidarietà.

Si tratta di uno spazio temporaneo, che rimarrà aperto sino a Natale. I prodotti in esposizione sono ghiotti, perché si tratta proprio di addobbi natalizi, quelli con cui si cerca di dare alle abitazioni uno spirito di Avvento, anche per ricordarsi che nonostante la crisi, la riduzione dei salari, la mancanza di lavoro, le tradizioni rimangono e c'è sempre qualcuno di meno fortunato da aiutare. L’Oviesse, ha infatti donato ai Magazzini San Martino del Don Vecchi, gestiti dall’associazione “Vestire gli ignudi”, qualcosa come 20mila addobbi natalizi (un intero camion) «sufficienti per rendere festose tutte le case di Mestre in occasione del Natale», come non ha mancato di sottolineare il settimanale l’Incontro della Fondazione, lettissimo in città. È stato poi messo a disposizione dai fratelli Giacomazzi un negozio di 200 metri quadri in rotonda di viale Garibaldi, in modo tale che nei mesi di novembre e dicembre i mestrini possano rifornirsi in quello che viene definito “il più grande emporio esistente in città”. Insomma, per fare regalini a tema e far sì che anche chi non se lo può permettere possa dare una cornice festosa al proprio appartamento per la cena del 24, o rendere felice qualcuno con un “pensierino”, non servirà andare molto lontano, né cercare negli outlet dell’hinterland.

Il temporary-shop chiuderà il 23 dicembre, o all’esaurimento della merce. Gli addobbi ricevuti in dono saranno ceduti quasi gratuitamente e ogni offerta andrà a finanziare il don Vecchi 5, la nuova avventura della Fondazione, il Villaggio Solidale degli Arzeroni, vale a dire la struttura pilota per anziani che stanno perdendo l’autonomia. Dopo l’inaugurazione ufficiale in programma domani, il negozio sarà aperto nei giorni feriali dalle 15 alle 18, nei festivi il mattino dalle 10 alle 12.30 e il pomeriggio dalle 15 alle 18.30. Al lavoro ci sono decine e decine di volontari dell’associazione Vestire gli Ignudi, con il compito di fare “il miracolo” di Natale.

Marta Artico

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