Addio allo scultore Armando Cheri

Ex finanziere originario della Sardegna è morto a 54 anni. I funerali domani alle 9 a Favaro

FAVARO. Si è spento lunedì notte a Favaro all’età di 54 anni Armando Cheri, scultore conosciuto nel panorama nazionale. Nato a Sarule nel 1962, piccolo paese nel cuore della Sardegna, si trasferì in Veneto, ma la sua terra gli rimase sempre dentro, tanto da metterla nella sua arte. A darne il triste annuncio la mamma, le figlie Asia e Giulia, la sorella, i fratelli. I funerali domani alle 9, nella chiesa di San Pietro Apostolo a Favaro.

Tantissime le persone che in città lo conoscevano, per la sua arte, ma anche per le sue doti di umanità. Ex finanziere, da diversi anni era in pensione e si dedicava alla sua passione. Al centro commerciale La Piazza, aveva lo studio, dove lavorava il legno e proprio a Favaro dove ruotava la sua vita e nella zona di rione Pertini dove abitava, molte persone gli volevano bene e lo stimavano. «Era una persona con un cuore grande oltre che un professionista e un artista di valore», lo ricorda il delegato alle Attività produttive di Favaro, Giampietro Trabuio, «una persona generosa e sempre disponibile, che mancherà alla comunità davvero molto».

All’inizio della sua carriera appare in diverse mostre personali e collettive meritando premi e riconoscimenti tra cui due medaglie d’oro al concorso “Luigi Tito”, due ori al “Ruga Giuffa”, uno al “Beppi Spolaor” e uno al “Serenissima”. Nel 2006, su commissione del comune di Venezia, ha realizzato il monumento alla Pace, che viene collocato nell’area verde di fronte a piazzale Zendrini a Campalto. Nella suggestiva cornice del Chiostro del Bramante a Roma, in contemporanea con la rassegna sui Brueghel, si svolse la sua mostra più importante, nel 2013. L’evento capitolino fu il primo di un itinerario espositivo costellato da grandi successi.

Dopo il funerale la cremazione e la successiva tumulazione a Favaro. (m.a.)

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