Addio a via Matteotti il deposito bus di Actv si sposta dopo 10 anni

Tra Avm e Città Metropolitana è stato raggiunto l’accordo La nuova struttura sorgerà vicino al casello autostradale



. Il problema del deposito Actv alla porta est di Dolo che vede la presenza di centinaia di autobus nel centro storico della cittadina rivierasca, è prossimo alla soluzione.

Il nuovo deposito sorgerà lungo la bretella est del paese in direzione casello autostradale. A spiegarlo venerdì scorso in consiglio comunale è stato l’assessore all’Urbanistica del Comune di Dolo Matteo Bellomo. «In questi anni», ha spiegato l’assessore, «abbiamo lavorato con assoluta determinazione e senza clamore per giungere allo spostamento del deposito degli autobus di via Matteotti. Grazie alla disponibilità di Avm, Actv e Città Metropolitana abbiamo raggiunto un importante accordo: il nuovo deposito sorgerà lungo la bretella est in direzione casello autostradale dopo decine di anni nel corso dei quali si è cercata invano una soluzione, libereremo Dolo da questo impattante impianto che dal punto di vista ambientale, paesaggistico e sociale non è più compatibile con il vicinato e con la vocazione turistica del nostro territorio».

Nel concreto Avm sta completando la progettazione preliminare del nuovo deposito nell’area individuata in accordo con il comune e ha già messo nel proprio bilancio 2, 5 milioni di euro, ai quali si aggiungeranno i 200mila euro già a bilancio della Città Metropolitana. A carico del Comune di Dolo ci sarà l’acquisto dell’area e le prime opere di urbanizzazione. «Appena il progetto sarà completato», spiega Bellomo, «saranno effettuati i carotaggi sul terreno e saranno compiute tutte le ultime verifiche, si procederà alla sottoscrizione di un accordo di programma». Sull’area dell’attuale deposito, di proprietà di Avm, a oggi non è prevista alcuna edificazione. «In queste settimane», conclude Bellomo, «abbiamo dato indicazioni al progettista anche per la riqualificazione di Foro Boario. I principi cardine di quel progetto prevedono la sistemazione del parcheggio, la “protezione” della riva, l’interramento dell’area di raccolta rifiuti e la piantumazione di diverse essenze arboree».

Sulla questione però non manca la posizione critica di Andrea de Lorenzi coordinatore del gruppo politico “Il ponte del Dolo”. «Pur apprezzando la giusta intenzione di togliere il deposito da una zona residenziale sofferente per l’inquinamento acustico e atmosferico», dice, «il Ponte del Dolo non ritiene opportuna questa delocalizzazione: meglio sarebbe stato individuare un’area a ad ovest, verso Fiesso d’Artico». —



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