Addio a Dario Mariotti direttore del Mayfair Regent l’hotel delle star a Manhattan

il lutto
Addio al primo italiano ad aver mai diretto un albergo negli Stati Uniti: Dario Mariotti, 85 anni, si è spento all’ospedale Civile.
Nato in Malesia, radici milanesi, abituato a girare il mondo per lavoro nonché volto tra i più noti nella Manhattan degli anni ’80, il Lido era la sua base: la sua casa e al suo giardino, amorevolmente curato insieme alla moglie Gabriella.
Il nome di Mariotti è indissolubilmente legato al Mayfair Regent, sedici piani di palazzo sul Park Avenue, all’angolo della sessantacinquestima strada. Direttore fin dal 1978, qui Mariotti ha continuato a lavorare fino alla vendita della struttura, sul finire degli anni ’90. Nelle sue stanze hanno dormito personaggi come Sophia Loren, Francesco Cossiga, Giulio Andreotti, Marcello Mastroianni. E ancora il regista Federico Fellini, il Dalai Lama, l’ex presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo. Grazie all’ospitalità di Mariotti, il Mayfair era diventato una sorta di Casa Italia oltreoceano. «Nostro padre era quasi un ambasciatore italiano negli Stati Uniti», raccontano le figlie, Silvia e Daria, «interpretava il suo ruolo di direttore alla vecchia maniera, accogliendo ogni singolo cliente per farlo sentire a casa». Se il Mayfair era stato l’apice della sua carriera lavorativa, lunga era stata la gavetta di Mariotti. A partire dal Principe di Savoia di Milano, e poi via via con incarichi di responsabilità per l’ex catena di alberghi di lusso Ciga. Motivo, questo, che l’aveva portato a Venezia e all’Excelsior, dove aveva conosciuto la sua futura compagna di vita.
Dopo l’incarico come vicedirettore al Grand Hotel di Roma, sul finire degli anni’ 70 arriva la prima direzione all’Omni International di Atlanta, in Georgia, oggi sede della Cnn. Dopo una piccola parentesi nel primo albergo targato Ciga negli Usa, a Porto Rico, arriva la consacrazione a Manhattan. Dopo la vendita del Mayfair, trasformato in appartamenti di lusso da un certo Donald Trump, Mariotto è stato ispettore per l’associazione Leading Hotels, 400 strutture di lusso in tutto il mondo.
Dopo la pensione, la sua vita si è spostata al Lido, condita dalla passione per il giardinaggio e la vela insieme alla moglie Gabriella, esperta di pubbliche relazioni nel mondo della moda e autrice di una importante collezione di spille di pregio. «Era una persona socievole, che amava la vita e la compagnia», il ricordo delle due figlie. Mariotto lascia anche un nipote, Alessandro Moro. Il funerale, giovedì alle 11 nella chiesa dell’ospedale Civile. —
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