Addio a Carloni, anima di Cel.Ana

Si è spento a 59 anni il commerciante-pittore che per 40 anni ha vestito i mestrini

Lutto nel mondo del commercio mestrino. Si è spento all’età di 59 anni Pietro Carloni che per anni ha vestito tanti mestrini nel negozio di “Cel.Ana”. Prima all’ombra della torre di Mestre, poi in via Manin e infine ha aiutato la figlia Giulia ad aprire il nuovo “Celana New” in Riviera Magellano.

Da alcuni anni era in pensione e il meritato riposo ha permesso a Carloni di dare sfogo all’altra sua grande passione, l’arte. Perché quella per il colore era una passione mai sopita.

Mestrino doc, classe '57, aveva scoperto l’arte alle scuole medie grazie alla sua professoressa, la pittrice veneziana Zita Noè. «Rimasi folgorato da una lamiera abbandonata nei pressi di un prato. Con due chiodi la fissai a un vecchio ferro da stiro e realizzai inconsciamente la mia prima scultura astratta contemporanea. Fu l'inizio di un lungo periodo di studi e di prove nel mio garage, spinto da un'inarrestabile energia creativa», ci aveva raccontato quando le vetrine del negozio di famiglia ospitarono oltre ai suoi quadri anche le borse-quadro da lui realizzate

Finite le scuole medie, Carloni continuò gli studi prima all'Istituto d'Arte di Venezia, poi alla scuola di formazione per vetrinisti. Sulla fine degli anni '80, a soli 30 anni, raggiunse un discreto successo nel mondo artistico veneziano, dove realizzò numerose esposizioni e ricevette le lodi di vari critici.

Passione, accantonata, poi per lavorare nel commercio. Perché Carloni per 40 anni ha vestito i mestrini prima al “Duca d'Aosta”, poi da “Pal Zileri”, per finire a “Cel.Ana” di cui è stato titolare per anni all’ombra della torre, e, che dopo la demolizione imposta dal piano della ex giunta Cacciari, ha spostato in via Manin, aiutando poi la figlia ad aprire l’attività che ne raccoglie l’eredità in Riviera Magellano. «La cosa che mi dà più gioia è il vedere la mia arte addosso alla gente. Vederla comunicare, incontrare altre persone», ci aveva raccontato nel 2013 in occasione del lancio delle sue borse-quadro, pezzi unici come i suoi quadri che era tornato a produrre, pieno di inventiva e voglia di comunicare, una volta lasciate le redini del negozio alla figlia. Come troppo spesso accade, la malattia lo ha colpito un anno fa e alla fine ha avuto il sopravvento, lasciando parenti, amici e colleghi di Riviera Magellano e del centro di Mestre, attoniti e addolorati per la perdita di questo commerciante che ha cercato di coniugare eleganza, stile ed arte nel suo lavoro. Carloni lascia la figlia Giulia e la moglie Emanuela.

Sempre gentile, mai sopra le righe, Carloni verrà ricordato per l’ultima volta martedì prossimo alle 11 al Duomo di San Lorenzo. Per volere della famiglia, niente fiori ma donazioni a favore dell’Avapo, l’associazione di medici, infermieri e volontari che assistono i malati di tumore e aiutano tante famiglie a sostenere i loro cari ammalati.

Mitia Chiarin

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