«Actv, ogni sciopero è un disastro per i pendolari»

VENEZIA. Gli scioperi sono la causa principale dei disagi dei pendolari, a partire dal fatto che spesso durano 24 ore. L’Actv garantisce i servizi minimi di collegamento con le isole, per esempio dal Lido parte un vaporetto ogni 20 minuti, saltando però la fermata Giardini ,diretto a San Zaccaria. Per gli abitanti della zona «saltata» è un vero problema perché sono obbligati a spostarsi a piedi solo per il semplice fatto che il vaporetto non effettua la fermata. Molte volte questi 20 minuti si trasformano in mezzora, con attese ancora più lunghe.

Un altro problema è il collegamento con le isole, Venezia-Murano-Burano che parte dalla fermata delle Fondamente Nove ogni ora. «È un problema che mi coinvolge molto perché abitando a Burano e frequentando la scuola a Venezia se dovessi perdere il mezzo, sarei costretta ad aspettare un’ora. A mio parere dovrebbero essere aggiunte corse extra durante gli scioperi per garantire un servizio minimo adeguato», dice F.G.

Sempre quando c’è sciopero, il vaporetto è sempre affollato e molti tra lavoratori e studenti sono costretti a rimanere a terra. Problema spesso snervante è la massiccia presenza di turisti su tutte le linee della città. Il numero elevatissimo di persone spesso munite di ingombranti bagagli fa sì che diversi veneziani restino a terra, nonostante quello sia l’unico mezzo a disposizione per raggiungere il posto di lavoro. I gruppi si affollano in maniera caotica non permettendo il regolare sbarco e imbarco, occupando «in maniera ottusa» ogni angolo, ogni spazio e intasando gli imbarcaderi incerti su quale mezzo prendere.

Se per noi i turisti sono un disagio, per loro il vero disagio è rappresentato dal costo dei biglietti. Un solo viaggio costa 6,50 €, un biglietto di 24 ore può arrivare a costare sui 36 €, un biglietto di 36 ore arriva quasi a 50€. Prezzi decisamente eccessivi che inducono molti turisti giovani a evadere e tra gli anziani veneziani la scelta di andare a piedi.