Accoltellamenti e baby bulli, a Mestre e Marghera la stretta delle forze dell’ordine

Il 24enne pugnalato sabato a Marghera forse aveva un debito non pagato con altri sbandati. Controlli mirati alla ricerca delle armi da taglio e lungo tutte le strade teatro degli episodi violenti

Giacomo Costa
Il vertici anti vandali e delinquenza a Mestre
Il vertici anti vandali e delinquenza a Mestre

 

Controlli intensificati, mirati e orientati, proprio dove si sono verificati i recenti episodi violenti, per andare alla ricerca delle armi che rischiano di trasformare una rapina - o una rissa - in un omicidio.

Ieri pomeriggio, negli uffici di Ca’ Corner, il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato dal prefetto Darco Pellos ha preso in esame i recenti fatti di sangue avvenuti tra Mestre e Marghera, ma anche i casi di vandalismo che hanno avuto come protagonisti i giovanissimi della terraferma; al tavolo il questore Gaetano Bonaccorso, il comandante dei carabinieri Marco Aquilio, il numero uno della Finanza Michele Bosco e il comandante della Locale Marco Agostini.

L’accoltellamento

Il 24enne tunisino che, nella notte tra sabato e domenica, è stato raccolto dal 118 in viale Vespucci ferito da una decina di pugnalate ieri era ancora in ospedale, ma è stato comunque al centro della discussione: le ipotesi di indagine sono ancora aperte, ma sembra probabile che il ragazzo sia stato portato di peso fino al cimitero di Marghera, sia stato picchiato e colpito con un coltello e, poi, scaricato in centro a Mestre.

Più che uno scontro per il controllo del territorio si tratterebbe di uno screzio personale, forse un debito insoluto, ed è possibile che gli stessi aggressori non volessero ridurlo in fin di vita ma solo dargli una lezione, per questo avrebbero poi deciso di riportarlo in una zona di traffico intenso, dopo aver scelto invece un luogo deserto per il pestaggio - forse noto agli sbandati proprio perché, lì, i tossicodipendenti sono abituati a consumare al riparo da sguardi indiscreti. Ora su quelle strade ci saranno ancora più pattuglie e andranno alla ricerca delle lame.

I vandalismi

Secondo punto all’ordine del giorno i vandalismi, ancora tra Mestre e Marghera: le forze dell’ordine stanno valutando tutte le misure contro i responsabili, compreso il ricorso al Daspo Willy per i minorenni, ma l’appello del prefetto è rivolto a chi ha subito i danni: «Bisogna sempre presentare domanda di risarcimento», ricorda, «Solo così chi compie certi gesti sarà costretto a pagare.

I responsabili vengono sempre identificati, grazie alle telecamere, e anche se non vanno in prigione possono rispondere di quanto fatto». Cinque o sei, al momento, i minorenni ricercati per i fatti recenti.

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