Abusi edilizi allo stadio Boschiero: «Il Comune aiuti»

MARCON. Giù una parte dei prefabbricati all’interno dello stadio di Marcon e le società di calcio e quella di atletica Biotekna, che ne usufruiscono, si dicono preoccupate. E non ci stanno. Si...
Marcon (Venezia):..presentazione Atletica Biotekna Marcon..IL PRESIDENTE GUERRINO BOSCHIERO..17/01/2003 © Light Image studio..Lazzarini lightimage
Marcon (Venezia):..presentazione Atletica Biotekna Marcon..IL PRESIDENTE GUERRINO BOSCHIERO..17/01/2003 © Light Image studio..Lazzarini lightimage

MARCON. Giù una parte dei prefabbricati all’interno dello stadio di Marcon e le società di calcio e quella di atletica Biotekna, che ne usufruiscono, si dicono preoccupate. E non ci stanno. Si tratta di due container, uno a nord-est usato dalla prima e l’altro a sud-ovest per la seconda, che dovranno essere rimossi a causa di abusi edilizi commessi almeno una trentina d’anni fa. Su quest’ultimo, a fianco, è stata eretta una struttura dove si tengono attrezzi, materiale per le gare e, nel caso dell’atletica, si è ricavato pure uno spazio per far cambiare i ragazzi e allestire la segreteria.

Ma il Comune ha deciso che si deve mettere tutto in regola, anche perché le costruzioni sono sopra delle fasce demaniali, vicino a un fossato, e non ci possono stare. Inoltre la squadra di calcio ha un manufatto a uso bar a fianco della tribuna e pure lì si dovrà sbaraccare. Ieri c’è stato un incontro tra la società di atletica e il vice sindaco Guido Scroccaro; ebbene, parte degli edifici saranno rimossi ma il presidente della Biotekna Guerrino Boschiero vuole chiudere la tettoria esistente del container per poterci mettere gli attrezzi. La segreteria, invece, sorgerebbe dentro a un edificio a sud. «È vero che c’è un abuso», dice Boschiero, «ma è pur vero che in questi anni si sapeva come stavano le cose. Abbiamo 314 iscritti, a settembre 2015 dovremmo organizzare i campionati italiani seria A Oro e non possiamo perdere questa occasione. Il Comune ci aiuti, deve darci una struttura altrimenti saremmo costretti ad andarcene».

Il sindaco Andrea Follini si dice disposto a discuterne. «Sappiamo dei disagi» replica «ma la storia degli abusi dev’essere sanata. C’è in progetto un edificio tra stadio e palasport ma il patto di stabilità non ci consente di realizzarlo. E in questo momento la precedenza va a strade e scuole».

Alessandro Ragazzo

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