A Dolo il «Rumore bianco»

Al Telecom di Venezia «Le serve» di Jean Genet
Due appuntamenti in sequenza per domani a Dolo, Isola Bassa, per «L’Isola delle Meraviglie». Alle 20.30, unica data regionale, la compagnia Artipigri con una trentina di allievi presenta Rumore bianco, coreografie di Monica Francia e regia di Gerardo Lamattina. E’ una performance liberamente ispirata a Günter Brus, azionista viennese degli anni ’70 ed è già stata sperimentata con successo in contesti particolari come strade, stazioni ferroviarie, autobus, ingressi di supermercati. A piccoli gruppi o tutti insieme, i danzatori daranno vita per un paio d’ore a una traduzione fisica dei luoghi quotidiani del centro storico, abitandoli attraverso la creatività e l’espressività artistica.


A seguire, alle 22 circa in piazza Cantiere, Enrico Messina, con Armamaxa Teatro, metterà in scena Orlando furiosamente rotolando, ovvero le vicende dei paladini di Carlo Magno alle prese coi temibili saraceni, seguendo i canti di Ludovico Ariosto. La conca, unione dei due rami del Brenta che un tempo racchiudevano l’isola del Maltempo, diventa luogo che raccoglie la narrazione e ne amplifica la forza visionaria: una camicia bianca, una tromba e uno sgabello bastano a far vedere al pubblico accampamenti, palazzi e destrieri, dame e cavalieri. L’ingresso a entrambi gli spettacoli è libero. Info 041-412500.


A Venezia per «d’Estate in Campo» oggi e domani alle 21.15 al Telecom Italia Future Centre a S. Salvador è in scena Le serve di Jean Genet, produzione Amaranteghe VenetoTeatroIndagine, regia di Carlos Maria Alsina, con Marcela Serli, Valentina Brusaferro, Dalies Donato, Giovanna Berti (foto), scene e costumi di Laura Lena, musiche originali Giovanna Berti. Les Bonnes (1946) è il primo dramma di Jean Genet (1910-1986); prende spunto dal delitto del 2 febbraio 1933 a Le Mans: Christine e Léa Papin, domestiche in casa Lanceline, uccidono strappandone gli occhi la padrona di casa e la figlia. Dopo gli omicidi le ragazze tornano a letto, nude, lasciando le camicie da notte insanguinate sulle scale: è questa la scena che trova l’avvocato Lanceline, il padrone di casa, quando la sera rientra.


In uno spazio scenico essenziale il cui luogo è definito da una cornice geometrica quadrata sono e restano in scena per tutta la durata dello spettacolo i tre personaggi e la quarta voce del violino. L’assenza di veri colori nelle scene, nei costumi e nelle luci - tutto si armonizza nei toni neutri che vanno dal bianco al nero - è una scelta stilistica che si riflette anche nell’interpretazione registica dove i ruoli, i rapporti di forza e i registri drammatici costantemente giocano a confondersi. Biglietti 10/8 euro. Informazioni tel. 041-5221740, 041-24134450.
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