Blitz della Finanza, broker evade l’Iva per 4 milioni

Zero Branco. Nei guai un veneziano di 39 anni. Secondo le fiamme gialle era in grado di offrire auto da sogno a prezzi concorrenziali, frodando il Fisco
Di Marta Artico
20070404 - ROMA - CRO - FISCO: NEL 2006 743.012 CONTROLLI, NEL 2007 SARANNO 858 MILA - Un militare della Guardia di Finanza al lavoro in un 'immagine d'archivio. In crescita le verifiche ispettive ..della Guardia di Finanza nei confronti dell'evasione fiscale. Nel 2006 ci sono stati 743.012 controlli (+14 per cento rispetto al 2005); nel 2007 saliranno a 858 mila. Il dato e' emerso nell'ambito della presentazione del rapporto annuale 2006 della Guardia di Finanza. FRANCO SILVI/ANSA/BGG
20070404 - ROMA - CRO - FISCO: NEL 2006 743.012 CONTROLLI, NEL 2007 SARANNO 858 MILA - Un militare della Guardia di Finanza al lavoro in un 'immagine d'archivio. In crescita le verifiche ispettive ..della Guardia di Finanza nei confronti dell'evasione fiscale. Nel 2006 ci sono stati 743.012 controlli (+14 per cento rispetto al 2005); nel 2007 saliranno a 858 mila. Il dato e' emerso nell'ambito della presentazione del rapporto annuale 2006 della Guardia di Finanza. FRANCO SILVI/ANSA/BGG

ZERO BRANCO.

Era in grado di offrire sul mercato auto da sogno provenienti da Austria e Germania a prezzi fortemente concorrenziali. Il tutto frodando il fisco. Negli ultimi tre anni, secondo le Fiamme Gialle, aveva evaso l'Iva per quattro milioni di euro. Per questo un broker veneziano di 39 anni, titolare di una ditta individuale con sede a Zero Branco che si occupa del commercio di auto di lusso, è stato denunciato dalla Guardia di Finanza di Treviso per omessa dichiarazione, occultamento di documenti contabili e truffa aggravata ai danni dello Stato. Il lavoro di analisi e cooperazione internazionale svolto dal Secondo reparto del Comando generale del Corpo ha fatto emergere che la ditta zerotina, a fronte di ingenti acquisiti di auto all'estero, aveva omesso di ottemperare agli obblighi fiscali. Sono scattate così le verifiche sul campo, condotte dalla Compagnia delle Fiamme Gialle di Treviso, che hanno consentito di ricostruire il giro d’affari orchestrato dal veneziano, circa 24 milioni di euro in tre anni, e di smascherare un raffinato sistema per truffare il fisco.

Di fatto il broker aveva un ruolo di mediatore tra i rivenditori austriaci e tedeschi e una decina di concessionarie tra Veneto, Toscana e la maggior parte in provincia di Roma. La ditta zerotina era in grado di proporre sul mercato le fuoriserie praticando un consistente sconto sul prezzo di mercato. Il ribasso era possibile in quanto il veneziano rivendeva i mezzi acquistati in sospensione d’imposta (perché di provenienza comunitaria) a un valore imponibile inferiore rispetto a quello d'acquisto, realizzando solo apparentemente una perdita. La differenza negativa era compensata dal fatto che, in seguito, non versava l’Iva incassata sulle vendite. «Gli elementi raccolti hanno consentito di applicare la normativa che prevede il coinvolgimento dell’acquirente nelle responsabilità tributarie verso l’erario» spiega la Finanza in una nota. I concessionari saranno chiamati a rispondere in solido col titolare per l’Iva non versata. .

Rubina Bon

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