Zanchi torna in A/2 con Casalpusterlengo

LIDO DI VENEZIA. La “promozione” è arrivata a tavolino, ma Andrea Zanchi sorride lo stesso. Sa che il ritorno di Casalpusterlengo in serie A/2 Gold è il frutto di una stagione esaltante e sorprendente, sia in regular season sia nei playoff, arrivando fino a gara-5 contro Mantova in finale, dopo aver buttato fuori Emegna e Matera. Veneziano del Lido, emigrato da anni nelle Marche, a Fermo, Andrea Zanchi ha Venezia e la Reyer nel cuore. «Prima o poi ci ritornerò» dice, «anche se la città è profondamente cambiata, ma ci torno sempre con grande emozione. La Reyer è un amore che non smetterò mai di portare nel cuore». Al Campus di Casalpusterlengo, Zanchi arrivò il 15 novembre 2012, ritorna nel secondo campionato nazionale dopo cinque stagioni, ma a 35 anni il tecnico lidense era già in A/2 alla guida di Jesi. «A sette giornate dalla fine della regular season eravamo secondi con Agrigento nel mirino. Poi si ritirò Lucca e ci tolsero i quattro punti che avevamo conquistato precipitando fuori dalla zona playoff».
Sette stagioni nelle giovanili della Reyer, prima di lasciare il Veneto e scendere a Porto San Giorgio e iniziare la carriera di allenatore senior all’Aurora. Adesso ci riprova con una “spalla” che lo lega ancora di più alla Reyer. «Non ho avuto dubbi a riconfermare “papà” Alvin Young» osserva Andrea Zanchi, «è un giocatore incredibile, gioca con la spensieratezza di un ventenne e il fisico è ancora quello di un tempo».
Casalpusterlengo si è radunato ieri, l’ex capitano della Reyer arriverà tra una decina di giorni. «So che si presenterà in perfette condizioni, è un professionista incredibile, un allenatore in campo, lo vedo in panchina, a fine carriera, più che dietro a una scrivania. Anche adesso avrebbe un posto sicuro da assistente in qualche college americano. La sua presenza servirà anche a Sant-Roos per compiere un ulteriore salto di qualità. Inoltre è arrivato anche Manuel Carrizo, un altro giocatore che alla Reyer conoscono molto bene, e poi Mitchell Poletti da Imola». Casalpusterlengo indossa i panni della neopromossa. «Il nostro obiettivo è la salvezza» osserva Andrea Zanchi, 50 anni compiuti il 22 maggio, oltre 400 panchine alle spalle, «erano anni che la serie A/2 non presentava organici pazzeschi. Penso a Torino, Napoli, Verona, la stessa Mantova che ha vinto la finale di Silver contro di noi». (m.c.)
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