Young: «Reyer matura, vi divertirete»

MESTRE
Un protagonista diverso, di partita in partita, con la squadra a completare l’opera. Al Lauretana Forum è stato il turno di Alvin Young, a dispetto dei 36 anni compiuti dieci giorni fa e di un infortunio che aveva fatto sorgere qualche dubbio sull’effettivo recupero. Young ha smentito tutti, ritornando gradualmente in campo, soffrendo nelle prime gare pur dando sempre il suo contributo come esperienza e carisma, imprimendo a Biella una impronta precisa al match che ha proiettato la Reyer al quarto posto in classifica. Come sembra lontana la sera di gara-5 contro Veroli, quando il polso andò in frantumi. Il “Giocatore del decennio” della LegaDue ha timbrato il cartellino anche in serie A: 23 punti realizzati (eguagliato il top stagionale di Clark con Siena) e 42 minuti giocati a Biella. Young è ritornato in serie A a cinque anni di distanza dall’esperienza di Capo d’Orlando, per lui nessuna differenza con la LegaDue.
«La pallacanestro ha le stesse regole in qualsiasi categoria uno giochi – sottolinea il capitano della Reyer – per vincere e imporsi bisogna lavorare bene durante la settimana in allenamento e mettere quel lavoro in pratica in partita». Young è l’idolo dei tifosi della Reyer, il collante imprescindibile in campo, un ottimista nato che si è lasciato alle spalle il grave incidente patito nella semifinale con Veroli che gli ha impedito di giocare la finale con Casale Monferrato. «Il mio infortunio? E’ ormai alle spalle, e non solo, non ci penso proprio più. Ho sempre avuto fiducia nel recupero e avvertito fiducia nei miei confronti. Ho seguito quanto mi veniva detto un po’ da tutti, ma in particolare da coach Mazzon e dal presidente Brugnaro, e cioè di andare in campo e giocare come so. Senza rimuginare sull’incidente con Veroli. E’ quanto mi sono imposto fin dal primo giorno in cui ho potuto ritornare in campo».
Reyer quarta in classifica, a due punti dal trio Milano, Siena e Cantù. «Non mi sono mai chiesto quanti punti avrebbe potuto avere la Reyer dopo sei partite – racconta Young – ho sempre creduto che questa squadra avrebbe potuto fare bene anche in serie A e non mi sono sbagliato. La nostra forza? La chimica di squadra. Ognuno di noi sa quale è il suo compito, il suo ruolo e quello che deve fare sul parquet».
Intanto l’under 19 d’Eccellenza ha vinto a Imola (85-81) dopo un tempo supplementare, salendo a 8 punti in classifica. In doppia cifra Jovancic (19 punti), Frison (18) e Candussi (10), prima parte di marca granata (16-19, 30-39), secondo di marca romagnola (54-59, 71-71), poi la Reyer ha rimesso la testa avanti nell’over-time.
Michele Contessa
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