Vela al terzo in solitaria Ester conquista lo “Zanetti”

La gara “Na barca un omo” conquistato da Cappelletto della Canottieri Mestre «Era il mio sogno andare in laguna. Ma servono preparazione e tanta tenacia»
Laura Bergamin

MESTRE

Una grande tenacia e una grande passione per la vela e per la laguna hanno portato Ester Cappelletto, unica donna al timone ad aggiudicarsi la regata di vela al terzo in solitaria, Trofeo Zanetti-Na Barca un Omo, davanti a una trentina di imbarcazioni condotte da regatanti esperti. Ester, soprannominata Balumina Rossa per il colore delle vele della sua barca preferita, ha una grande passione per queste barche tipiche della laguna. Passione che trasmette anche a tutti i nuovi corsisti di vela al terzo della Canottieri Mestre, di cui è socia, portandoli a vela o a remi per la laguna. 53 anni, mestrina, Ester ha conquistato questo successo grazie ad un grande entusiasmo e un amore incondizionato verso la laguna e le barche.

Come è stata questa prima vittoria?

«È stata una regata molto impegnativa. Avevo una barca super invelata a fondo piatto, niente bulbo niente deriva, solo un enorme e durissimo timone, scotte drizze e paranchi senza strozzascotte ma è stato bellissimo. Ero un tutt'uno con la barca, non serviva pensare troppo, andavo e facevo tutto giusto, persino fissare il fiocco nella giusta posizione anche senza vederlo e riuscivo a gestire le raffiche senza paura di scuffiare».

Come è nata questa sua passione per la vela al terzo, disciplina che fino a oggi non ha mai visto una grande presenza femminile, almeno al timone?

«Andare in barca in laguna è sempre stato un mio grande sogno. Mia figlia era ormai cresciuta e così 5 anni fa ho deciso di iscrivermi a un corso di voga, perchè per la vela al terzo è fondamentale imparare a vogare, anche perchè quando non c'è vento puoi abbattere l'albero e continuare a navigare in laguna, vogando. Così a quasi cinquantanni ho cominciato ad uscire in barca».

Perchè proprio la vela al terzo?

«Perchè rappresenta la vela tipica veneziana e si naviga come si faceva una volta: mi avevano sempre affascinato queste barche che si vedevano in laguna con queste vele coloratissime e poi navigando in laguna conosci posti meravigliosi e in ogni stagione la natura offre colori diversi».

Con quale barca si allena?

«Mi alleno con una sampierota, dinamica, che è poi la barca con la quale ho vinto la regata. È una delle imbarcazioni del circolo».

Che preparazione ci vuole per condurre una vela al terzo?

«Una buonissima preparazione, bisogna conoscere le andature, le tattiche, i venti, le correnti, le secche: la laguna è molto insidiosa e i venti girano repentinamente. Poi ci vuole tanta tenacia e saper imparare dalle sconfitte».

Prossimi appuntamenti?

«Ieri abbiamo aderito a una veleggiata a Lio Piccolo delle 10.000 vele di solidarietà contro la violenza sulle donne e poi continueremo con il campionato dell'associazione vela al terzo, inoltre sarò impegnata con i corsi di vela al terzo della canottieri Mestre a San Giuliano». Ester saluta e sale sulla sua sampierota. —



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