Uno-due della Colombia alla Costa d’Avorio non basta Gervinho
Freschezza, spensieratezza, organizzazione, con in più qualche spruzzata di classe vera. La Colombia vince e convince, supera la Costa d’Avorio nel match tra le capolista del girone C e mette un piede e mezzo negli ottavi di finale. L’uno-due formato da Rodriguez e Quintero nella ripresa decide il match di Brasilia, riaperto da una magia di Gervinho ma sempre sotto il pieno controllo dei ragazzi di mister Pekerman.
Le due formazioni che hanno dominato la prima giornata del girone C, battendo rispettivamente Grecia e Giappone, si affrontano a viso aperto in un match giocato a ritmi decisamente alti. Il ct colombiano Pekerman conferma l’undici che aveva battuto la Grecia, con il trio composto da Ibarbo, Rodriguez e Cuadrado a sostegno dell’unica punta, Teo Gutierrez in avanti.
Una sola variazione per la squadra di Lamouchi, che non promuove titolare Drogba (decisivo contro il Giappone), ma butta dentro Gradel e lascia in panchina Kalou.
Parte meglio la formazione sudamericana, che controlla il gioco e prova con maggiore convinzione a trovare la via del gol. La Costa d’Avorio si copre bene e trova in Zokora un baluardo capace di sbrogliare le situazioni più preoccupanti. I Cafeteros giocano con maggiore sicurezza e si rendono subito pericolosi con una ripartenza di Rodriguez, servito da Gutierrez, che cerca di aprire in direzione di Cuadrado, ma l’inserimento del giocatore della Fiorentina viene vanificato dall’anticipo di Zokora.
La migliore occasione della prima frazione arriva alla mezz’ora ed è propiziata da una fuga sulla fascia sinistra di Rodriguez: tutto solo, nel cuore della difesa ivoriana c’è Gutierrez, che viene servito in maniera perfetta ma cicca in maniera clamorosa l’appoggio con il piatto del piede sinistro. Mani in testa per i colombiani e Costa d’Avorio che prende coraggio con Gervinho e Gradel, ma il portiere sudamericano Ospina non viene mai impegnato in maniera seria.
La Colombia continua a spingere anche in avvio di ripresa e stavolta la pressione si fa insostenibile per la Costa d’Avorio. A cavallo del quarto d’ora la formazione africana viene messa alle corde: al 14’ Cuadrado ubriaca Boka con le sue finte nei pressi della linea di fondo e manda la palla verso il centro: Barry arriva in corsa e spedisce la sfera sul palo. Lo sforzo prodotto dai colombiani viene però premiato nel giro di pochi minuti. Tra il 18’ e il 25’ la squadra di Pekerman passa due volte: prima un calcio d’angolo battuta dalla sinistra da Cuadrado viene sfruttato nel migliore dei modi da Rodriguez, non certo un gigante, che prende il tempo alla perfezione e anticipa Drogba battendo Barry con un perfetto colpo di testa. La Costa d’Avorio abbozza una reazione ma il raddoppio è dietro l’angolo e per vederlo concretizzarsi bisogna attendere solo 7 minuti: contropiede colombiano con Rodriguez che recupera palla e apre per Gutierrez: lancio rasoterra a tagliare il campo e il neo-entrato Quintero tutto solo prende sul tempo Barry e lo trafigge di sinistro.
Per la Colombia sembra fatta ma all’improvviso arriva la giocata del campione che riapre la partita: al 28’ il romanista Gervinho parte da sinistra, salta tre avversari in velocità e con un destro sul primo palo segna il punto del 2-1.
Il match diventa avvincente ed estremamente combattuto. La Costa d’Avorio prova a guadagnare metri con un forcing che vede protagonista Aurier, ma Yepes e Ospina presidiano la loro area. La Colombia prova ad alleggerire la pressione ma con un tiro velenoso di Quintero, ma i verdi d’Africa continuano a crederci. Nel primo dei 4 minuti di recupero Drogba sembra avere lo spazio buono ma Ospina esce con i piedi alla disperata e lo anticipa. È l’ultimo acuto, perché la Colombia è sempre più sicura di sè conduce in porto senza altri sussulti una vittoria meritatissima.
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