“Una vita di corsa”, la storia delle scarpe sneakers

Oltre cinquanta paia in calle di corte Legrenzi 
Valter Esposito

LA MOSTRA

“Una vita di corsa”, apparentemente potrebbe sembrare il titolo di un film o la biografia di un campione sportivo. Invece alla trentenne mestrina Giulia Zandò, laurea in storia e tutela dei beni artistici e musicali a Padova e diploma accademico di secondo livello a Brera, è venuta la brillante idea di allestire una mostra sulla storia delle scarpe sportive (sneakers) dal 1970 fino ai giorni nostri in collaborazione con Renato Costantini, presidente della società Esse Tre Running e per anni titolare del negozio di abbigliamento sportivo Essetre.

Oltre cinquanta paia di scarpe sportive che saranno ospitate negli spazi di calle corte Legrenzi 25 a Mestre a partire da venerdì 19 novembre quando ci sarà l’inaugurazione alle 18.45. L’allestimento è veramente bello con tutta una serie di scarpe (corsa veloce, mezzofondo, fondo, maratona) appese al soffitto quasi a sembrare delle “anime di gomma” e di seguito rotanti in uno spazio dove il visitatore ha la possibilità di immergersi a 360 gradi. Le migliori marche storiche sono rappresentate Reebok, Puma, Nike, Adidas, Superga, Converse ecc. .. e tra queste alcuni modelli famosi che hanno portato alla ribalta grandi campioni come il maratoneta Gelindo Bordin che durante i suoi allenamenti prima di andare a vincere l’oro a Seul nel 1988 calzava le mitiche ASICS modello Gel Epirus oppure il grande Mo Farah campione olimpico a Londra 2012 e Rio de Janeiro 2016 che usava le Nike modello air Pegasus. Queste e molte altre le scarpe famose” in mostra indossate anche da altri grandi maratoneti del passato come Laura Fogli, Salvatore Bettiol, i fratelli Damilano, assi della marcia.

Nel soppalco al piano superiore della mostra ci sarà anche una proiezione dal titolo “In their shoes” , realizzata da Eleonora Cesari, dove viene esposta un’antologia sulle sneakers più “gettonate” anche nel mondo del cinema. La curatrice Giulia Zandò, come ciliegina sulla torta, ha inteso portare anche il suo saggio dal titolo “Una vita di corsa, un racconto” dando la possibilità ai visitatori di scoprire il mondo della corsa dagli albori fino ai giorni nostri. —





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