Una squadra brillante e uno stadio intitolato a Papa Wojtyla
Un intero paese delle Marche applaude i suoi beniamini venuti dal Veneto

Matelica - Nerostellati -Malagò del Matelica-
VENEZIA . Si chiama Matelica ed è la formazione regina del girone F di Serie D. Un paese di quasi diecimila abitanti, ai piedi dell’appennino umbro-marchigiano. Provincia di Macerata, una rapida ascesa dai campionati inferiori, una serie di promozioni e, adesso, il primo posto in Serie D. Squadra marchigiana ma cuore veneto: sette giocatori provenienti da Venezia, Mestre, Clodiense, giovanili del Padova, un diesse ex Abano come Andrea Maniero. l’allenatore di Sottomarina, Luca Tiozzo, reduce da esperienze con Abano e Mestre, per citare le ultime, e per arrivare al vertice, un presidente originario di Castelfranco Veneto, Mauro Canil, che oramai da diciotto anni ha scelto di vivere nelle Marche ma che - sportivo da sempre - ha un passato di diregente del Bessica, assieme al fratello. Il suo entusiasmo, unito alle doti di un tecnico che unisce visione calcistica e temperamento, e alla freschezza di un gruppo affiatatissimo di ragazzi, ha creato questa sorta di “Fenomeno Matelica”. L’orgoglio del paese, ma anche il piacere di divertirsi al campo sportivo, intitolato a Papa Wojtyla. Sempre, almeno un migliaio, i tifosi in tribuna.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia
Leggi anche
Video