Un Venezia inguardabile e nervoso si becca quattro gol dal Brescia di Inzaghi

BRESCIA
Finisce davvero malissimo per il Venezia l’amichevole del Rigamonti. Il Brescia gioca un gran calcio, surclassa gli arancioneroverdi, annulla la categoria di differenza e vince con un agevole 4-0. L’assenza di alcuni nazionali e le gambe ancora non al meglio pesano fortemente sulla prestazione decisamente incolore degli uomini di Paolo Zanetti, i quali hanno iniziato male la partita, si sono innervositi poco prima dell’intervallo e hanno incassato due gol per tempo. Pochi motivi per sorridere per il giovane allenatore di Valdagno, per il quale il tempo è poco per cercare di far quadrare la sua formazione. Un Venezia che ha cominciato male il torneo di Serie A, rispetto ad un Brescia che invece in B sta già facendo la voce grossa e viaggia che è una meraviglia in questo avvio, anche grazie al lavoro dell’ex tecnico Filippo Inzaghi.
La sua mano si vede, anche la qualità dei giocatori che nel test amichevole di ieri hanno ridotto il divario con il Venezia e hanno preso il dominio della partita dall’inizio. Due i giocatori che hanno creato più problemi al Venezia: sono stati Olzer e Pajac. Il primo ha avuto le migliori occasioni soprattutto nelle primissime battute, costringendo due volte il portiere del Venezia Neri ai primi interventi del pomeriggio. Il secondo, invece, è salito in cattedra nella seconda parte del primo tempo: entrambi sono entrati nei due gol del Brescia della prima frazione. Pajac, al 13’, ha pennellato una punizione per la testa di Bisoli, che ha staccato indisturbato nell’area di rigore del Venezia, senza alcun tipo di opposizione. Olzer, nel finale, dopo una giocata personale ha messo in porta l’ex Moreo per la rete del 2-0. Nel mezzo sprazzi di buon gioco del Brescia, qualche sporadico guizzo del Venezia con Aramu – intorno al 20’ – oltre al pareggio cestinato da Henry alla mezz’ora, dopo un errore in fase di disimpegno del portiere Linner.
Poi poco altro per un Venezia troppo sornione e che si è innervosito dopo la rete del raddoppio in maniera alquanto inspiegabile: come se non fosse un’amichevole. Pochissimo invece è accaduto nella seconda frazione, quando la stanchezza ha preso il sopravvento da una parte e dall’altra, costringendo i due allenatori ad effettuare una girandola di cambi furibonda. Poco prima del quarto d’ora, Zanetti addirittura ha cambiato ben otto elementi, ma la musica da parte del Venezia non è mutata. Una sola occasione, prima delle sostituzioni, l’aveva avuta Okereke, servito in area, ma ha concluso con un tiro alto. Oltre ad una rete annullata a Johnsen per fuorigioco (non malvagia la sua prestazione), da segnalare i due gol del Brescia che hanno reso amarissimo il pomeriggio del Venezia anche sotto il profilo numerico del risultato: al 38’ con Bajic dopo un errore di Molinaro e al 42’ con un’azione personale di Jagiello. —
Paolo Belotti
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