Un mestrino al lavoro nei paddok della Superbike
Mestre. È arrivato il momento di raccontare una storia. La storia di un appassionato di sport che adesso lo vive in prima persona. Anche se non direttamente con le sue imprese sportive, ma aiutando altri a compierle. Mettendo a loro disposizione parte di quegli investimenti che servono per partecipare a campionati come quello mondiale e quello italiano. Lui è Pierantonio Del Turco, 55enne mestrino che lo scorso anno ha festeggiato il 25º anniversario della sua Dto Servizi, società che lavora nel settore della commercializzazione della strumentazione scientifica. E che adesso vedi destreggiarsi nei paddock internazionali del campionato mondiale Superbike come se fosse nel posto dove avrebbe voluto essere da sempre. «I motori sono sempre stati la mia passione», ricorda Del Turco, «Per quelli della mia generazione, o si giocava a pallone o si sfrecciava in motorino. Io a dire il vero non sono mai stato un asso a calcio e, quindi, vien da sé che sia stato più facile avvicinarsi alle due ruote». Oggi Pierantonio Del Turco è un nome legato al mondo delle corse, ma lo è stato anche del calcio. Per sei anni vicepresidente della Calvi, ottenne lo storico traguardo con la promozione in serie D della formazione allora guidata da Giovanni Soncin. Avventura che poi si è conclusa, facendo sì che per Del Turco si aprissero le porte di un’altra avventura.
«Quando ero piccolo non avevo le possibilità per potermi prendere un motorino, ma quando ne ho avuto l’occasione ho acquistato una moto da cross. Oggi mi sono regalato un paio di moto, una anche a tiratura limitata. Mai avrei pensato di avvicinarmi al mondo delle corse. Invece tre anni fa un amico di vecchia data che si occupa di ospitalità nella Superbike mi ha fatto entrare in quel mondo e ad oggi non ne sono più uscito». Il pianeta delle corse affascina Del Turco che diventa main sponsor della Barni Racing Team Ducati, impegnata nel campionato mondiale Superbike e nel Campionato Italiano Velocità (Civ), e comincia a seguire il team nelle corse in Italia ed Europa. «È un mondo molto affascinante, ma non lo puoi capire finché non ci sei dentro. Il Barni è un team ambizioso. Negli anni precedenti ha vinto il campionato mondiale Superbike delle scuderie non ufficiali, ma questa è una stagione di transizione con il passaggio alla V4 e un nuovo pilota che deve ancora prendere le misure del mezzo. Siamo a metà classifica, sempre con ottime prestazioni, ma ancora tanto lavoro da fare».
I primi posti sono lontani per il Barni Team come dimostra il 13º posto di Rinaldi dell’ultima gara di Laguna Seca prima della sosta estiva e dell’appuntamento portoghese, ma ampie soddisfazioni arrivano dal Civ. «In Italia siamo in testa alla classifica anche grazie a Michele Pirro». Che dopo la gara di Misano ha visto crescere il vantaggio sul secondo in classifica a 62 punti e nel prossimo Gran Premio potrebbe laurearsi campione italiano. «Nel Civ ci sono un sacco di ragazzi in gamba come Pirro, che hanno tante possibilità», conclude Del Turco. —
Alessandro Torre
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