Un Favaro d’applausi sfiora l’impresa

Ma alla fine lo schiacciasassi Vicenza porta a casa i due punti
Primo allenamento della stagione 2013-14 dell'Umana Reyer presso lo stadio del Taliercio, Mestre - nella foto: Giulio Zennaro
Primo allenamento della stagione 2013-14 dell'Umana Reyer presso lo stadio del Taliercio, Mestre - nella foto: Giulio Zennaro

FAVARO. Grande spettacolo, pubblico e fair play al PalaRodari, ma un Favaro da applausi non riesce a stoppare la marcia trionfale dello schiacciasassi Vicenza, ancora imbattuta in campionato (21 vittorie consecutive) e imprendibile capolista.

La sfida tra alcuni degli under 19 più promettenti d’Italia (la scuola Reyer sotto le insegne del Favaro) e i fuori-categoria vicentini inizia con una partenza-choc degli ospiti, che volano su vantaggi in doppia cifra e regalano pezzi di bravura come la tripla da distanza Nba di Crestani: coach Buffo consiglia all’ex Montegranaro di tirare da metà campo vista la facilità d’esecuzione e i due sportivamente si danno il cinque, sotto l’occhio divertito di arbitri e pubblico.

Il monologo della corazzata di coach Giugni però dura 10 minuti appena. Zennaro e soci tengono botta; chiuso a -10 il primo quarto, rosicchiano qualche punto riuscendo a mantenere in vita la partita. Fino al capolavoro dell’ultimo quarto: Favaro mette alle corde gli ospiti, che soffrono l’esuberanza dei giovani Reyer. A 30’’ dalla fine il tabellone segna l’aggancio (62-62) che però si trasforma nel +2 Vicenza a 14’’ dalla sirena. Coach Buffo chiama il time-out; lo schema è una palla sotto per Guisse, ma l’esperienza dei vicentini in marcatura sporca il possesso favarino quel tanto che basta per impedire il supplementare. Vicenza è di un’altra categoria. I ragazzi del Favaro-Reyer lo saranno presto.

Riccardo Patrian

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