Tutta la delusione di Laura Basso «Mah, forse smetto»

BIBIONE. È diventato un caso nazionale la mancata convocazione di Laura Basso ai campionati mondiali su pista. La 29nne di Bibione, pistard del Cycling team Friuli di Udine, non parteciperà alla rassegna iridata che si aprirà mercoledì 26 febbraio al velodromo colombiano di Cali nonostante negli ultimi tre anni a livello internazionale abbia raccolto i risultati migliori fra le italiane nella specialità dello scratch. La conseguente polemica sollevata da Roberto Bressan, presidente del Cycling team Friuli, ha provocato l’intervento del presidente federale Renato Di Rocco sul sito ufficiale della Federciclismo.
«In merito alla protesta del Cycling team Friuli pubblicata da vari organi d’informazione per l’assenza dell’atleta Laura Basso tra le azzurre convocate ai prossimi mondiali su pista di Cali» ha comunicato Di Rocco «la Federazione ribadisce il principio della separazione dei ruoli e delle competenze, che prevede il pieno rispetto dell’autonomia dei tecnici per quanto riguarda i criteri di valutazione e di scelta nella formazione delle squadre nazionali, basati su programmi mirati al conseguimento di obiettivi precisi a breve, medio e lungo termine». La nota presidenziale è diplomatica nel tentativo di non destabilizzare la spedizione azzurra né tantomeno il tecnico della squadra femminile Edoardo Salvoldi, ma allo stesso tempo denuncia un certo nervosismo in seno al consiglio federale. Non pago, Bressan lunedì spedirà un dossier al consiglio federale per denunciare anomalie che si sarebbero verificate in occasione dei campionati italiani su pista e nelle convocazioni. Laura Basso, però, non trova pace e medita il ritiro dall’agonismo. «Sto pensando di smettere perché dopo quanto successo non ho più le motivazioni» ammette la bibionese nata a Udine, «l’approdo ai mondiali faceva parte di un progetto triennale per il quale ci siamo sacrificati e impegnati a fondo. Lascerò smaltire la delusione, poi prenderò una decisione. Visto i risultati che ho ottenuto in inverno, mi sarei aspettata almeno una convocazione per il ritiro premondiale, invece non ho ricevuto nemmeno una telefonata. È da anni che succedono queste cose, almeno un contatto pensavo di meritarlo. Non ce l’ho assolutamente con le ragazze che sono state scelte per partecipare ai mondiali anche se una di esse non ha svolto attività su pista questo inverno e un’altra non ha ottenuto risultati, denotando uno stato di forma precario. Non capisco poi come mai siano state convocate sette atlete: sono proprio curiosa di vedere come verranno impiegate a Cali». Per rimanere all’ultima stagione invernale, Laura Basso è risultata la migliore italiana nella classifica finale di Coppa del Mondo della specialità scratch. Lei, che a differenza delle concorrenti non pratica il ciclismo quale attività primaria, gestendo una agenzia immobiliare di Bibione, è giunta decima nella prova di Coppa del Mondo a Manchester, in Gran Bretagna, e nona in quella di Guadalajara, in Messico, meritando la sesta posizione nella classifica finale di specialità.
Giacinto Bevilacqua
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