Tre premi della Laetitia a coach Frank Vitucci

VENEZIA
La Laetitia è nel cuore di coach Francesco Vitucci, ma il sentimento è reciproco. Giovedì sera per il tecnico di Brindisi, votato di recente come miglior allenatore della Serie A di pallacanestro, è stato riservato un appuntamento speciale tra premi e amarcord. Teatro la Sala Mercanti alla Madonna dell’Orto, a due passi dal campetto dove Vitucci ha giocato e iniziato a muovere i primi passi da allenatore in gioventù. Presenti gli amici di Laetitia 4ever – Laetitia nel cuore, e quelli di Venezia è Basket. Un appuntamento patrocinato dal Panathlon veneziano. In sala tanti volti noti come Stefano Gorghetto, Stefano Cazzaro, Ivano Trincarato o Antonella Fassina a ricordare il biancazzurro della “Lae”. E poi lui, coach Vitucci con accanto la famiglia. A dettare i tempi Claudio Bonamano, tra video con ricordi e saluti, pensieri in libertà sul basket veneziano di un tempo tra campetti all’aperto, oratori e sfide fino all’ultimo canestro.
Quindi i riconoscimenti per Vitucci: il primo consegnato da Cazzaro, il secondo da Gorghetto e il terzo da Pino Berton e Dodi Villani in rappresentanza dell’Associazione nazionale stelle e palme al merito sportivo. «A Venezia vengo troppo poco, svolgendo un’attività che non chiamo lavoro, ma che mi ha portato in giro» , ha detto il coach di Cannaregio.
«Mia madre mi disse un giorno, ma una squadra più distante no ghe xe? Però tutto è partito da qui, dalla Laetitia, dove è stato smantellato il cinema, hanno messo due canestri e si giocava tra le colonne della sala. Un movimento cestistico pazzesco, all’epoca. Venivo da casa e dalle tre del pomeriggio fino all’ora di cena si faceva basket, allenando, giocando anche male, tanto che ho pensato che un giocatore vero non lo potevo diventare” . E poi un pensiero di Stefano Gorghetto, a margine della premiazione: «Non ho mai avuto il piacere di avere Francesco come allenatore ma, per caratteristiche tecniche e umane, sarebbe stato molto interessante lavorare con lui». —
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