Trabuio, il regista della Milano City Marathon

Atletica. Ex giocatore di pallanuoto e braccio destro di Rosa Salva, ora dirige gli eventi sportivi Rcs

MILANO. La crescita esponenziale che ha portato la Milano City Marathon a quindicimila partecipanti, ha firma e meriti di un veneziano doc, che per anni ha operato con la Venicemarathon, prima di "separarsi" nel 2003. Andrea Trabuio, veneziano doc, 50 anni e una laurea in Economia aziendale conseguita a Ca' Foscari con successivo Master in comunicazione UPA, due figli, Giulia e Luca che vivono a Torino con la mamma. Un trascorso sportivo all'insegna della pallanuoto, per anni alla Mestrina Nuoto e poi per altre società, finendo la carriera nella Rari Nantes Venezia come giocatore-allenatore. Trabuio dopo anni di gavetta e poi come dirigente della Venicemarathon, oggi è diventato il direttore generale della Milano City Marathon.

Ripartiamo dagli inizi dell’avventura. «Sono entrato nella Venicemarathon nel 1986, praticamente quando è nata. Il presidente Piero Rosa Salva, tra l'altro mio cognato, mi chiamò e mi propose di entrare a far parte del gruppo. All'epoca avevo poco più di vent'anni e iniziai come volontario. Nel 1990 ho cominciato a seguire la parte commerciale, gli sponsor e il villaggio commerciale diventato Exposport. Siamo arrivati al decennale con i vari Baldini, Goffi, Leone, un’edizione che registrò oltre settemila partecipanti, un vero boom. Venni nominato direttore generale e amministratore delegato di Idea Venezia srl che era la società proprietaria dell'evento. Nel 1996 ho introdotto in Italia il cronometraggio elettronico per la maratona con Championchip e l'anno successivo il Winningtime in tutto il mondo del running italiano».

Un ruolo importante nella Venicemarathon, poi cosa succede per lasciare Venezia? «Nel 2003 ho fatto delle scelte familiari importanti e difficili. E mi sono trasferito a Milano. Ho avviato una azienda di comunicazione con due soci, la IAKI, ma è durato poco, meno di due anni. A quel punto ho deciso di approfondire gli studi di Ayurveda e Coaching (oggi sono terapista ayurvedico), girando anche in India. Nel 2008 ho ripreso ad occuparmi di marketing sportivo, sempre a Milano».

Da lì il primo passo verso la Milano Marathon. «Sì, sapevano il mio trascorso dirigenziale a Venezia ed ho iniziato a collaborare con loro. Ho accettato il ruolo di direttore. Nel 2010 abbiano cambiato il percorso portando l'arrivo nel Castello Sforzesco e la data in primavera. Morale la maratona milanese è diventata tutta un'altra cosa. Quindicimila partecipanti nell'ultima edizione, aumentati i progetti di beneficenza e per quella del 2015 fissata al 12 aprile porteremo l'arrivo nel centro della città.

Ora è diventato anche direttore responsabile dell'area Mass Events di RCS.

«Sì, dal novembre scorso. Ora coordino i grandi eventi sportivi della RCS. Prtaticamente la Milano City Marathon, l'Electric Run, la Fisherman's Friends Run e la Gran Fondo giro d'Italia che ha portato un incredibile numero di ciclisti amatoriali negli Stati Uniti e perfino a Gerusalemme».

Valter Esposito

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