«Torneo Atp 250, idea per Venezia»

Gianni Milan, vicepresidente Fit, candida la città. Fideiussione e copertura dei costi ostacolo superabile con gli sponsor

VENEZIA. Il tennis veneziano può tornare a sognare. La Federazione italiana tennis sta cercando di acquisire uno dei tornei Atp 250 del circuito internazionale, e una volta conclusa l’operazione sarà fatto un bando per assegnarne a un circolo l’organizzazione. Chiunque potrà farsi avanti, basterà racimolare gli sponsor, ma è logico che il ricordo del Venice Open rimane ancora vivo oggi negli appassionati, e il sogno di rivedere i grandi campioni del tennis a Mestre è sempre vivo. L’annuncio dei passi avanti per l’acquisizione del torneo è stato fatto al Lido di Venezia dal vicepresidente federale Gianni Milan, giunto al Tc Venezia per seguire gli azzurrini Under 18 alla Coppa Valerio-De Galea. «Come Fit stiamo valutando due situazioni» conferma Gianni Milan, «si tratta di due date attualmente in bilico e che riguardano i torneo di Zagabria l’ultima settimana di febbraio, e di Metz l’ultima di settembre. Il primo torneo verrebbe disputato indoor sulla terra rossa, il secondo invece all’aperto. Sono due date non proprio felicissime, ma le uniche disponibili al momento in località che stanno manifestando delle difficoltà organizzative. Purtroppo in Italia non abbiamo impianti che possano al momento offrire garanzie per un torneo indoor, senza andarsi a scontrare con altre realtà sportive che li utilizzano. L’arco di impegno degli spazi sarebbe di almeno tre settimane. Più facile quindi la soluzione di settembre, magari già nel 2016».

Questo Atp 250 diventerebbe il secondo torneo italiano dopo il Master 1000 di Roma al Foro Italico. Perché Venezia? Per un motivo molto semplice: l’esperienza del Venice Open in passato e perché già c’era stato un tentativo tra i circoli locali di fare squadra, anche se poi è sfumato strada facendo. Tuttavia, anche il presidente regionale della Fit, Mariano Scotton, a fine maggio aveva auspicato che Venezia potesse ambire a raggiungere l’obiettivo di diventare il secondo polo del tennis italiano, recuperando i fasti di un tempo. «Una volta che la Federazione avrà “acquistato” il torneo, verrà dato in subappalto al miglior offerente attraverso un bando trasparente» spiega Milan, «il circolo che ne uscirà vincitore dovrà versare una fidejussione e poi garantire la maggior parte delle coperture dei costi reperendo sponsor. L’assegnazione sarebbe almeno triennale. Il Veneto può ambire a questo torneo, e naturalmente anche Venezia. La classe dirigente c’è e notiamo un grande fermento che è un elemento molto positivo. Venezia poi ha potenzialità enormi per il nome che porta. Il solo problema per il circolo che prenderà il torneo sarà il reperimento dei fondi, una somma che potrebbe raggiungere il milione e mezzo di euro. Un Atp 250 costa in media due milioni tra montepremi, ospitalità e organizzazione».

In chiusura il vicepresidente federale parla anche della Coppa Valerio e dei giovani italiani. «Il Tc Venezia ha fatto anche quest’anno un buon lavoro e spero che il torneo possa restare al Lido. Questa manifestazione è un punto di riferimento per i giovani. Hanno le prime responsabilità e vestono la maglia della Nazionale. Però a 17-18 anni i giovani tennisti italiani emergono, poi a livello Atp si perdono un po’. Stiamo lavorando anche per questo. In Italia si matura più tardi e per forza si fatica in un circuito senior in cui l’età media è di 27 anni».

Simone Bianchi

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