Tonut, il leader silenzioso nell’anno della consacrazione

La stagione della consacrazione per Stefano Tonut, la sesta con la Reyer, quella del definitivo decollo, della completa maturità tecnica. Anche all’interno di un’annata non semplice per la guardia triestina, uno dei primi giocatori della Reyer (insieme a Casarin) a risultare positivi al Covid al rientro dalla trasferta di Roma, poi la delusione per la mancata convocazione in Nazionale per ultime gare di qualificazione dell’Italia verso gli Europei 2022. Tonut non ha mollato un centimetro, guardia italiana nello starting five quando quasi tutte le avversarie propongono uno straniero in quel ruolo, una crescita costante a livello fisico e mentale, tanto da essere il miglior italiano come media di punti realizzati nel corso della stagione (nono posto, 16,2 punti di media in 26 presenze in campionato).
AVVERSARI
Insieme a Bramos, Tonut ha vissuto tutti gli scontri diretti contro Sassari, promette scintille a livello fisico il duello contro Gentile o il croato Kruslin, giocatori in possesso di un tiro mortifero dalla lunga distanza, che però la guardia della Reyer può mettere in difficoltà in attacco con una maggior velocità di esecuzione. Nei due confronti stagionali è stato uno dei protagonisti con 15 punti realizzati al Taliercio e 24 al PalaSerradimigni, terza miglior prestazione stagionale dopo i 27 punti di Treviso e i 26 con la Fortitudo. Due anni fa, nella finale scudetto contro il Banco di Sardegna, la guardia triestina, non al meglio della condizione fisica, realizzò 50 punti nelle sette sfide contro gli isolani di Pozzecco. L’assenza di Bramos ha aumentato le responsabilità di Tonut, diventato a sua volta il leader “silenzioso” degli orogranata.
AWARDS
Una stagione strepitosa tanto da meritare la nomination agli Awards LBA sia nella cinquina per designare il miglior giocare del campionato (insieme a Teodosic, Thompson, LeDay e Bilan) sia nella cinquina come miglior italiano (in compagnia di Spissu, Pajola, Poeta e Datome). Attualmente è il secondo giocatore nella storia della Reyer per numero di partite giocate nei playoff (47), alle spalle di Bramos (48), che supererà per l’infortunio del capitano.
CRESCITA
Figlio d’arte, 27 anni, contratto fino al 2023 con possibilità di uscita solo nel caso di chiamata da parte di una squadra di Eurolega, nato a Cantù (dove giocava papà Alberto), ma triestino a tutti gli effetti, Tonut con la maglia della Reyer ha vinto due scudetti (2017 e 2019), una Fiba Europe Cup (2018) e una Coppa Italia (2020). Fisico possente, mentalità vincente, solidità difensiva che gli ha consentito di diventare una pedina fondamentale per De Raffaele. —
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