Terraglio, gruppo allargato alle ragazze di Venezia e Preganziol

MESTRE. A due anni dal passaggio di testimone di Rossana Rocci, figura storica del nuoto sincronizzato mestrino e nazionale, la nuova responsabile tecnica del settore, Alessia Carraro, è pronta ad iniziare la nuova stagione, quella che dopo una lunga attesa ripresenterà le sue ragazze sul terreno delle gare vere, quelle con punteggi e giurie che di questa disciplina sono il sale vero.
«Per le Esordienti A da quest’anno si torna a gareggiare sul serio», racconta l’allenatrice da sempre al Sincro Terraglio, «ci aspetta tutto il circuito delle gare regionali, con l’obiettivo di centrare le qualificazioni ai campionati italiani. Non sarà facile, ma stiamo lavorando tanto da un sacco di tempo e vogliamo essere positive».
Un’eredità, quella lasciata da Rossana Rocci, difficile da raccogliere, con la decisione di rinunciare alle categorie delle atlete più grandi per rifondare tutto il settore dalla base, ridisegnando un futuro a medio termine per quella che negli anni a cavallo tra il 1990 e il 2000 è stata una delle scuole più importanti in Italia, con due atlete come Ballan e Cassin a vestire la maglia azzurra alle Olimpiadi. «Siamo consapevoli di rappresentare una tradizione importante, il Sincro Terraglio è un’eccellenza dello sport della nostra città da almeno trent’anni, per questo abbiamo l’obiettivo di fare il massimo coltivando con tutto il nostro bagaglio di esperienza i nuovi talenti». Oltre alle Esordienti A, ci sono anche le Esordienti B e le Giovanissime a fronteggiare il nuovo calendario, con impegni spalmati in vari trofei e competizioni programmate nelle piscine di tutto il Veneto nei prossimi mesi.
«Tra questi sarà per noi un motivo di orgoglio vero organizzare la trentesima edizione del trofeo Terraglio, in calendario il 21 maggio», racconta la dirigente Gabriella Biondi, da oltre 25 anni anima di questa realtà. «Poi ci sarà l’appuntamento con i campionati italiani Propaganda, quest’anno poi il gruppo si è allargato sia con le ragazze di Sant’Alvise a Venezia, sia con quelle di Stilelibero a Preganziol. Insomma, stiamo facendo il massimo su tre impianti diversi per dare continuità a una disciplina così bella e così impegnativa anche nel nostro territorio».
Una storia, quella della Biondi e del Sincro Terraglio, strettamente intrecciate, un vero e proprio osservatorio privilegiato per verificare, dopo così tanto tempo di attività condivisa, i cambiamenti di questa piccola fetta di società.
«In effetti alcune differenze, rispetto a quando ho cominciato, ci sono, in particolare direi che è molto aumentato il livello d’ impegno cui le bambine e le ragazzine sono sottoposte, tra scuola, corsi vari e lo sport, che più va verso l’agonismo spinto, più diventa assorbente».
Gianluca Galzerano
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