Taddei: «Io e il Venezia in Seconda di passaggio»

MESTRE. Inseguito da molti club, acciuffato dal Venezia. Arrivato a Ferragosto dalla Fiorentina, Max Taddei ha firmato sabato il contratto triennale con il club arancioneroverde che lo ha preso in compartecipazione dalla Viola. Ventun anni, toscano di Pontedera, Taddei ha svolto la preparazione precampionato con Fiorentina, a Moena, agli ordini di Vincenzo Montella. Dal profumo della serie A alla Seconda Divisione con il Venezia. «Mi ha cercato direttamente il direttore Gazzoli, che conosco da tempo e che stimo, una chiamata alla quale non potevo rimanere insensibile. La Fiorentina? Partecipare al ritiro è stato bellissimo, un’esperienza utile, ma sapevo perfettamente che non sarei rimasto in viola. Anche perché voglio giocare e il Venezia mi ha offerto questa opportunità». Centrocampista polivalente, ha già dimostrato nelle due amichevoli con Union Pro e Laguna di poter occupare posizioni diverse in mezzo al campo. «Posso giocare in fase di interdizione, come costruire il gioco». Infatti a Mogliano si è posizionato a destra, mentre sabato ha preso il posto di Migliorini davanti alla difesa. Una precisazione sul nome di battesimo. «Mi chiamo Max, non Massimiliano. In molti pensano che sia un diminutivo, invece è proprio il mio nome». Sistemate le pratiche anagrafiche e andando a ritroso, si scopre per Max Taddei è stato uno dei punti di forza delle selezioni giovanili azzurre e della Fiorentina Primavera di Renato Buso, ha già alle spalle tre stagioni tra i professionisti, due con il Gubbio con il quale ha vissuto la doppia promozione dalla Seconda Divisione alla serie B, e una, l’ultima, con la Carrarese. Chi si ispira a Messi o Pirlo, chi ha altri idoli. «Mi è sempre piaciuto Palombo, il centrocampista della Sampdoria, come caratteristiche mi avvicino molto a lui». Taddei era corteggiato da molte società, anche di categoria superiore. «Venezia è Venezia, qua si vuole puntare in alto e poi, di questi tempi, non trovi tante società che ti fanno firmare un triennale. Spero che la Seconda Divisione sia solo una tappa, aspettiamo a giudicare, la squadra non è ancora al completo».
Zanin è in apprensione per l’infortunio di Francesco Battaglia, uscito sabato al 37’ del primo tempo zoppicando dopo aver avvertito una stilettata al polpaccio della gamba destra. Squadra da completare in vista dell’esordio in Coppa Italia di domenica prossima, molti i nomi abbinati al Venezia: Amedeo Calliari dell’Alto Adige per il centrocampo, Filippo Fabbro, strappato nelle compartecipazioni al Lecco dalla Spal poi fallita e Alessandro Cesarini (8 reti nel Viareggio) per l’attacco, ma servono anche un paio di difensori.
Michele Contessa
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