Silvia Rampazzo batte tutti nella Camignada

Supera di 13 secondi anche il più forte degli uomini, per la veneziana di Noale una vera impresa. Alla partenza in 1140, quest’anno un nuovo tracciato

Auronzo

Sorpresa in rosa alla 47esima edizione della “Camignada poi siè refuge”, la storica gara di corsa in montagna proposta dalla sezione cadorina di Auronzo del Club alpino italiano. Ieri il traguardo della classicissima che unisce Misurina e Auronzo, è stato infatti tagliato per prima da una ragazza. Una ragazza non certo qualunque, dato che nel 2017 si è laureata campionessa mondiale di corsa in montagna long distance alla rassegna iridata di Premana. . È Silvia Rampazzo, classe 1980, veneziana di Noale, ingegnere ambientale. Sul tracciato di 35 chilometri da Misurina ad Auronzo, con passaggi ai rifugi Auronzo, Lavaredo, Locatelli e Pian di Cengia e transiti ai laghi di Cengia, in Val di Cengia e Val Marzon, la Rampazzo ha messo d’accordo tutti con il tempo di 2.56’02” e iscritto così il proprio nome nell’albo d’oro assoluto della Camignada.

Una vittoria, la sua, che rappresenta un unicum nella storia della manifestazione e che è maturata nel finale quando, a due chilometri dal traguardo, ha raggiunto e superato Ivan Geronazzo, il trevigiano che fino ad allora aveva guidato la corsa ma che ha pagato il finale pianeggiante. Rampazzo davanti a tutti, dunque, con Geronazzo a 13” e il “dragone alato” del Comelico Nicola Tonet a completare il podio assoluto, staccato di 2’40”.

Il podio maschile ha visto il terzo posto di un altro comeliano, Tiziano Gandus, mentre su quello femminile insieme alla Rampazzo sono salite la trevigiana Silvia Serafini e Francesca Di Sopra.

In 1140 al via, celebrando Paul Grohmann. La Camignada ha conosciuto, ancora una volta, una grande partecipazione: i concorrenti partiti dalle sponde del lago di Misurina sono stati infatti 1140. Una bella soddisfazione per la storica manifestazione che quest’anno ha presentato una novità nella prima parte del tracciato. Una novità legata alla celebrazioni per i 150 anni dalla prima ascensione per la via normale alla Cima Grande di Lavaredo, ascensione compiuta dall’alpinista viennese Paul Grohmann il 21 agosto del 1869. Per onorare la memoria di Grohmann, dopo il via da Misurina, la Camignada non è salita per il consueto sentiero ma ha percorso il sentiero 105, dedicato proprio a Grohmann, che tocca la malga Rinbianco, la Val de l’Arghena e Forcella Col di Mezzo prima dell’arrivo al rifugio Auronzo. Si è trattato di una novità che ha allungato il tracciato di un chilometro e mezzo e che ha incontrato il favore dei partecipanti.

Nel 2020 finalmente in Val Giralba. Quest’anno, nonostante gli sforzi profusi da numerosi volontari nella realizzazione di un sentiero alternativo a quello reso impraticabile dalle frane verificatesi nell’estate del 2015, la Val Giralba non si è potuta percorrere. Nel 2020, però, sarà la volta buona per tornare sul tracciato originale e quindi toccare anche i rifugi Comici e Carducci, oltre ad Auronzo, Lavaredo, Locatelli e Pian di Cengia. «La tempesta Vaia dello scorso autunno ha causato non pochi problemi al nostro territorio ma ora i problemi sono risolti e tra qualche giorno la Val Giralba sarà riaperta» ha promesso il sindaco di Auronzo Tatiana Pais Becher. «Quindi nel 2020 la Camignada tornerà sul tracciato storico. Una bella notizia per questo evento curato dal Cai e che costituisce un patrimonio importante per tutta la comunità auronzana». —

 

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