Siega: «Voglio essere io il vostro El Shaarawy»

Calcio Venezia. Classe 1996, dopo il debutto in Coppa otra punta al campionato. A cresta alta
(CRUCCU) PORTOGRUARO 23/10/2013 MATTEO BOEM VENEZIA (MAGLIA NERA) VS CREMONESE N¡18 SIEGA (VENEZIA)
(CRUCCU) PORTOGRUARO 23/10/2013 MATTEO BOEM VENEZIA (MAGLIA NERA) VS CREMONESE N¡18 SIEGA (VENEZIA)

MESTRE. Debutto e infortunio, ma la felicità è superiore al dolore. Svetta la cresta di Nicholas Siega, diciassettenne di Favaro, rientrato in estate al Venezia dopo un triennio trascorso al Cittadella, nel buio pomeriggio di Coppa a Portogruaro. Una mezzora vissuta sulle ali dell’entusiasmo, prima di uscire con il ginocchio destro dolorante. «Non c’è niente di rotto, per fortuna, solo una distorsione. La prossima settimana effettuerò la risonanza magnetica per stabilire i tempi esatti di recupero. Non mi spaventa lavorare duro, la mente è già proiettata al rientro». Per mezzora ha portato la sua cresta alla El Shaarawy a scorrazzare nel rettangolo del Mecchia, e come il suo idolo adesso anche Siega si ferma ai box, anche se il suo rientro avverrà più lontano nel tempo rispetto all’attaccante del Milan. «È un giocatore che mi piace molto, rispetto a lui io sono più prima punta. Logico che ognuno di noi ha un suo giocatore preferito, a me piace El Shaarawy». Cinque reti in quattro partite con la Berretti di Trevisanello. «La stagione è iniziata bene, non siamo una sorpresa, sapevamo di poter disputare un campionato nelle primissime posizioni della classifica e possiamo andare alle finale nazionali». Diciassette anni di Favaro, tifoso del Venezia prima che giocatore delle giovanili. «Ho iniziato da piccolo con la maglia arancioneroverde addosso, poi sono andato al Favaro e quindi al Cittadella. Sono felicissimo di essere ritornato al Venezia. Sono un tifoso da curva, non da distinti o tribuna, lì era il mio posto e ci vado ancora quando posso. La scuola? No, ho smesso, penso solo al calcio».

Nicholas Siega ha un fratello maggiore di sei anni, Anthony, anche lui attaccante. «Adesso gioca nell’Unione Graticolato in Promozione». Con un trascorso nel Mestre, Treviso, Pro Mogliano e Spinea.

La prima panchina a Ferrara, in Coppa Italia, la seconda a Carrara, domenica scorsa, alla terza è arrivato l’esordio. «Non mi sono emozionato quando il mister durante l’intervallo mi ha detto che sarei entrato, avevo solo tanta voglio. Peccato per l’infortunio». Un cambio forzato con un altro baby del settore giovanile. «Sono contento anche per Da Lio, non ci siamo incrociati alla sostituzione, ognuno di noi aveva i suoi pensieri in quel momento». Un sogno. «Dopo la Coppa Italia, aspetto l’esordio in campionato. Guarirò presto». (m.c.)

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