Volley, Conegliano ko in finale perde 1-3: il Mondiale per club va a Scandicci
La Prosecco Doc Imoco Conegliano cade 3-1 contro Scandicci a San Paolo e manca il Mondiale per club. Le pantere sprecano il primo set e non riescono a invertire l’inerzia, incassando la seconda sconfitta in finale in due mesi dopo la Supercoppa.

Questa volta Mondiale non fa rima con Conegliano. Scandicci conquista la sua terza coppa della storia dopo la Cev e la Challenge Cup e detronizza le pantere, che perdono la loro seconda finale consecutiva in due mesi, dopo la Supercoppa alzata da Milano. Le pantere sprecano un vantaggio importante nel primo set, non riescono a reagire nel secondo, nonostante i cambi. I sestetti in campo sono quelli attesi, senza variazioni né di Santarelli, né di Gaspari.
La Prosecco Doc Imoco spinge molto al servizio e ritrova, finalmente, quello di Lubian, mancato per tuttoil torneo. La centrale gialloblù non manca di proporsi anche per l’attacco e aiuta anche la copertura. De Gennaro arriva, come al slito, ovunque sia necessario. Gabi, ispiratissima dall’aria di casa e dall’appoggio del pubblico, è un orologio svizzero in ricezione e una sentenza in attacco.

Dall’altra parte entra bene nel match Nwakalor. C’è equlibrio fino a quota 7, poi Conegliano apre un break di 4-0 con due aces di Lubian, attacco profondo di Haak e il primo di una serie di errori di Antropova. Scandicci fatica a costruire e deve trovare soluzioni fuori dagli schemi. Nella fila di Conegliano è Zhu che fatica di più contro la difesa toscana. Il muro delle pantere agevola l’allungo fino al 13-19. Scandicci si affida a Skinner (19-21), ma Gabi è una furia e infila due parallele a velocità siderale (20-24).
Due errori di Chirichella e Lubian, due aces a 100 all’ora di Antropova e un muro di Weitzel ribaltano il piatto, ma Gabi toglie l’azzurra dal servizio. Seguono una dozzina di scambi da cardiopalma, da cui Scandicci esce vincente al quinto set point. Sillah rileva Zhu dopo l’intervallo, l’inerzia resta dalla parte toscana (5-1). Castillo è insuperabile in difesa, la Prosecco Doc Imoco è meno ordinata e Scandicci cresce in fiducia, trovano le misure sugli attacchi di Gabi. La brasiliana prende due muri di fila da Weitzel e Ognjenovic e va in difficoltà anche in ricezione (14-9). Sillah compensa con due begli attacchi le percentuali in calo di Haak.

Bosetti torna a livelli altissimi e, assieme a Skinner, firma un altro allungo da 17-14 a 21-15. Santarelli prova il doppio cambio con Ewert e Adigwe, ma è troppo tardi. Antropova è immarcabile e mette le pantere nell’angolo. Haak e Zhu, tornata in campo, danno un sussulto dopo il cambio campo (6-6), ma Skinner gioca sulle ali dell’entusiamo e risponde colpo su colpo. Un muro di Nwakalro fa 10-8, poi si riaccende Lubian, seguita da Haak. Ne esce un parziale di 1-6 che riporta ossigeno nella fila gialloblù. Scandicci barcolla, ma non cede, anche se è più sfilacciata e meno ficcante. I primi due punti nel set di Gabi valgono il 14-19 ed è Gaspari a dover attingere dalla panchina.

Conegliano si toglie la polvere e i fantasmi di dosso, difende meglio e attacca ai suoi ritmi consueti. Servono tre set point su cinque e la gara si allunga. Il clima è caldo e non solo per le temperature tropicali da inizio dell’estate paulista. Scandicci prende un vantaggio minimo, ma significativo (9-6).
Le solite Gabi e Haak non ci stanno e pareggiano a 10. C’è però un altro allungo toscano con due murate pesanti di Antropova e Nwakalor (15-10).
Torna Adigwe per Haak, apparentemente affaticata. Si rivede in attacco anche Zhu per il 18-15, prima dell’mgresso di Sillah per la battuta. I continui cambipalla arrivano anche da azioni anche spettacolari e concitate, ma sembrano avvicinare Scandicci al trionfo. Un ace di Chirichella vale un piccolo break, Gabi torna a mulinare in parallela e si riparte dal 21 pari. Una palla contesa dà ragione ad Antropova che conquista il match point. Col mani fuori di Bosetti, Scandicci festeggia e Conegliano piange per la seconda volta in due mesi.
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