San Donà, l’azionariato tocca le 200 tessere

Sudato, agitato, spossato e felice: sabato sera l'avevamo lasciato così, Alberto Marusso, nella bolgia festante degli spogliatoi del “Pacifici” dopo la pesantissima vittoria della sua squadra contro la Femi- CZ Rovigo. A distanza di quattro giorni, un match da valutare più a freddo o la sensazione della grande impresa rimane?
«A mente fredda e dopo aver rivisto la partita almeno tre volte, non posso che confermare tutto il merito di una vittoria fortemente voluta dai ragazzi, costruita con grande intelligenza sapendosi adattare all’andamento complessivo della gara meglio dei nostri avversari».
San Donà di nuovo isola felice, dopo i fasti a cavallo tra gli anni '80 e '90. «Stiamo cominciando a raccogliere i frutti di una programmazione seria cominciata anni fa», prosegue il numero-uno biancoceleste, «ho la fortuna di collaborare con persone meravigliose, dal cda ai magazzinieri ognuno sta dando il massimo per il bene della società».
Un feeling subito avvertito anche da uno degli ultimi arrivati come Matt Cornwell, letteralmente rapito dalle vibrazioni positive dell'ambiente. «Fa piacere che uno come lui la pensi così: era il giocatore che ci mancava per completare un mosaico tecnico che nella nostra visione deve comporsi di capacità nel gioco e di mentalità, un’attitudine complessiva in grado di sviluppare quel senso di appartenenza che è la nostra vera arma vincente del nostro club».
Appartenenza da condividere anche con gli appassionati grazie al progetto di azionariato popolare Investor-H, partito l'anno scorso. «Ma che quest’anno ha cambiato pelle, dimezzando la quota associativa e aprendosi di più verso il nostro pubblico».
Da 200 a 100 euro per sentirsi davvero parte attiva del club. «Oltre all’abbonamento, con Investor-H i nostri sostenitori possono partecipare alle riunioni con lo staff tecnico e con la dirigenza, condividendo alcune scelte strategiche importanti e sapendo che tramite il logo dell'iniziativa, presente sulla maglia da gioco, il loro apporto è tanto fondamentale quanto tangibile».
E i numeri danno ragione all'idea: «In pochi giorni abbiamo già superato quota 200 tessere, con un trend che si sta mantenendo piuttosto sostenuto. Il sogno sarebbe quello di fare di Investor-H il nostro main sponsor, una piazza come quella di San Donà potrebbe riuscirci davvero».
Gianluca Galzerano
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