Salto in alto: il magico mondo di Stefanì Barbiero

15 anni, campionessa provinciale. «Amo l’atletica, lo sport più bello e pulito. E sto imparando il russo»

DOLO. Il mondo dell’atletica leggera chiede passione. Stefanì Barbiero, campionessa provinciale di salto in alto, è un’atleta di 15 anni, promessa dell’Atletica Riviera del Brenta. «Ho iniziato a correre cinque anni fa», spiega, «Ho la fortuna di avere la pista d’atletica vicino a casa e il mio allenatore Giuseppe Orofino mi ha convinto ad intraprendere questa meravigliosa disciplina, facendomi diventare una atleta emergente. Per me la corsa ha molti significati: divertimento, stanchezza, impegno, competizione. L’atletica mi ha insegnato a rispettare le regole ed il mio corpo, a fare qualche piccolo sacrificio, ma soprattutto a non arrendermi mai».

Quali sono le tue sensazioni prima di una gara?

«Prima della gara mi sento emozionata. Sulla linea di partenza cerco di concentrarmi per dare del mio meglio, mentre corro cerco di tenere la concentrazione che ho trovato sulla linea di partenza e quando taglio il traguardo è sempre una bella sensazione».

E la scuola?

«Frequento il primo anno all’Istituto Algarotti di Venezia, indirizzo turistico. Mi sento predisposta per lo studio delle lingue straniere. Il russo e il polacco sono le due lingue che preferisco di più; l’inglese, sebbene sia divenuta oramai una sorta di lingua franca parlata in tutto il mondo, spesso non basta per comunicare in tutti i contesti, il russo è tra le prime dieci lingue più diffuse nel mondo. E poi Venezia oramai è invasa dai russi».

L’atletica cos'ha in più degli altri sport?

«Lo ritengo uno sport più pulito di molti altri e per me ovviamente è il più bello. Questo sport mi sta insegnando la costanza e la determinazione. Senza di queste non si ottiene nulla».

Qual è il tuo punto di forza? E il tuo “Tallone d’Achille”?

« Il mio punto di forza sono i lanci e i salti, il mio tallone d’Achille è il mezzofondo».

Hai un sogno da atleta?

«Sono troppo piccola per deciderlo ma, come tutti i giovani atleti, sogno di partecipare a gare importanti partendo dalle nazionali per arrivare alle olimpiadi. Il mio sogno è diventare come Sally Parsol, campionessa australiana sulla specialità ostacoli, e riuscire a girare il mondo. Il mio prossimo obiettivo agonistico saranno i campionati individuali indoor ad Ancona».

Giancarlo Noviello

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