Rugby Spinea, sognando un futuro in grande
Festa e sfide a touch con 200 bimbi. La società cerca campo e sponsor e progetta di aprire l’under 14

SPINEA. Nessun pilone o mediano di mischia: a Spinea il rugby si gioca con la naturalezza e l’effervescenza dei bambini. Oltre 200 quelli in campo venerdì per il secondo torneo studentesco organizzato dal Rugby Spinea. Una società nata da poco e che punta a crescere partendo proprio dai più piccoli. Ma serve una struttura sportiva adatta per maturare e poter essere città del rugby come le vicine Mira o Mirano. Per ora si gioca grazie alla disponibilità della parrocchia di Santa Bertilla che ha concesso il terreno di via Gioberti. Qui i bambini dagli 8 agli 11 anni, divisi in squadre omogenee per età, hanno dato vita per tutta la mattinata a frizzanti sfide sette contro sette di rugby touch, ovvero con lo strappo dello “scalpo” al posto dei normali placcaggi.
A godersi lo spettacolo degli scatenati rugbisti in erba, il presidente della società Brino Gradara, una vita nel mondo della palla ovale: «Una bellissima giornata di sport», afferma, «anche se impegnativa per il numero di bambini coinvolti: abbiamo messo tutte le nostre risorse ed energie in un torneo che è il risultato delle lezioni tenute lo scorso anno scolastico nei vari istituti. È una grande soddisfazione per noi vedere cosa i bambini hanno appreso e i risultati che sono riusciti a raggiungere. Adesso puntiamo a crescere: il Rugby Spinea esiste da tre anni. Il sogno è aprire, magari già l’anno prossimo, una under 14. Ma abbiamo bisogno di una struttura a cui appoggiarci: il campo al Graspo, che condividiamo con la squadra di calcio femminile, non basta più. Servono sponsor e spogliatoi».
Un appello alla città: «Spinea ha diritto a una sua squadra di rugby», continua Gradara, «Noi stiamo investendo risorse e abbiamo già una quarantina di iscritti, ora puntiamo a una prima squadra». Presenti alla giornata anche Francesco Grosso della Federazione Italiana Rugby e del Comitato regionale veneto rugby, con il parroco di Santa Bertilla don Marcello Miele. Per la cronaca, è stata la 5C (squadra verde) della scuola Anna Frank ad aggiudicarsi la coppa come vincitrice del torneo che verrà rimessa in palio il prossimo anno. Premiati anche i migliori realizzatori e gli “uomini partita”, vinti però - curiosità - da bravissime bambine. Al termine del torneo non poteva mancare il classico terzo tempo con panini e merenda per tutti i partecipanti.
Filippo De Gaspari
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