Ricordando Kela, l’Armata festeggia in campo

Mirano dedica una giornata a Renato Scanferla, morto un anno fa, tra agonismo e aneddoti passati

MIRANO. «A sentir parlare di memorial, al Kela giravano. E allora noi l’abbiamo fregato in questo modo, celebrando il suo compleanno». È tutto in questa battuta di Vittorio Tasso, giocatore dell’Armata Brancaleon, lo spirito della giornata dedicata sabato a Mirano a Renato “Kela” Scanferla, uno dei più grandi giocatori della storia del sodalizio rugbistico bianconero scomparso giusto un anno fa. L’Armata, ovvero gli over 35 del Mirano, ha voluto ricordarlo senza retorica, come sarebbe piaciuto a lui, con una festa di compleanno (Scanferla il 19 febbraio avrebbe compiuto 71 anni) celebrata prima in campo e poi in “baracca”, la storica club house del Mirano come se lui, per dirla nel gergo rugbistico, non avesse mai “passato la palla”.

Tante le vecchie glorie che si sono presentate in campo sabato pomeriggio, con parecchi giocatori protagonisti della storica prima serie A a cavallo degli anni ’80. Ma poi spazio per tutti, comprese le donne e alcuni bambini, scelta questa motivata dal fatto che le successive partite si sarebbero giocate al tocco, ovvero la versione del rugby senza placcaggi.

Dopo che Adriana Novo, moglie del Kela, e le figlie Silvia e Sara hanno raggiunto il centro del campo comunale, a entrare sono stati i giocatori, in assoluto silenzio. E poi, portata dagli ex bianconeri Maurizio Canton ed Enzo Serpani, una grande immagine di Scanferla, sorridente sotto i suoi caratteristici baffoni.

Tempo di far dare il simbolico calcio d’inizio ad Adriana e via alle partite al tocco, disputatesi sul vicino campo B. Si sono disputate due gare in contemporanea, sfruttando la divisione del campo a metà: da una parte, in entrambi i casi, una squadra con la classica casacca a righe bianconere orizzontali, dall’altra quella con la maglia azzurra con tricolore. Qualche bella giocata, qualche clamoroso in avanti, sfide incrociate con marito da una parte e moglie dall’altra, qualche confusione sui risultati finali ma, soprattutto, tanto divertimento e un poderoso “Branca” prima della foto di rito finale. Poi tutti sotto la doccia e quindi in club house per la festa e vera e propria alla quale hanno partecipato, tra gli altri, anche Stefano Cibin ed Enrico Nali, rispettivamente presidente e dirigente ed ex dirigente del Mirano ma anche ex compagni di squadra del festeggiato: tanta goliardia, voglia di stare insieme ricordando aneddoti del passato e poi, a un certo punto, la proiezione di una carrellata di immagini del Kela, alcune emozionanti, altre irresistibilmente esilaranti, giusto per ricordare lo spirito che sempre aveva accompagnato Scanferla.

Alla fine, come in ogni compleanno che si rispetti, è arrivata la grande torta che al centro portava una riproduzione di una delle ultime formazioni Old in cui Kela aveva giocato. Poi ancora allegria tra i tanti giocatori dell’Armata, gruppo nato circa 15 anni fa proprio grazie all’entusiasmo di Scanferla.

Maurizio Toso



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