Reyer verso i playoff La carta vincente si chiama Szewczyk

MESTRE. La metamorfosi è completata, da Bologna a Reggio Emilia, sei vittorie in sette gare per rilanciare la propria candidatura a un posto sull’ottovolante dei playoff. Quota 32 si avvicina, servono almeno altri sette successi in tredici partite, intanto la Reyer incassa il 2-0 con la Trenkwalder (adesso tornano utili i successi con le squadre che precedevano in classifica) e proverà ad allungare la striscia domenica contro Pesaro. Sarà la prova di maturità, visto che finora i granata hanno sempre perso con le ultime cinque della graduatoria. Una metamorfosi vincente che si identifica nella crescita esponenziale di Szymon Szewczyk, e non è un caso se l’unico passo falso degli ultimi due mesi con Avellino ha visto il polacco fuori gioco per falli fin dalle battute iniziali (9 punti in 15’). Szewczyk ha faticato in avvio a smaltire la distorsione alla caviglia patita nel torneo di Reggio Emilia (9 settembre), rientrando proprio a Pesaro (14 ottobre), ma facendo i conti con la presenza di Williams. Non a caso, via il pivottone ex Astana, Szewczyk ha aumentato minutaggio e rendimento, infilando tre prestazioni monstre con Varese (27 punti e 14 rimbalzi), Cantù (21+7) e Reggio Emilia (27+6), sbagliando solo tre conclusioni (23 su 26) da sotto. Szewczyk è l’emblema della crescita della Reyer, finalmente ritornata ad essere una squadra, capace di trovare soluzioni alternative anche ai passaggi a vuoto, avuti anche al PalaBigi. Rispetto alla prima parte della stagione (3 vittorie, 7 sconfitte), Mazzon ha ritrovato l’atteggiamento difensivo dell’anno scorso, incarnato nel rendimento di Rosselli, Diawara più disciplinato, Bowers più tonico, e adesso riavrà anche Zoroski, che consentirà di ammortizzare meglio la flessione di Bulleri.