Reyer in attesa. Riaperto il Taliercio ma per ora si allenano solo gli Under
MESTRE
In attesa di sapere, a fine settimana, se l’ECA deciderà di disputare o meno a luglio la Final Eight di Eurocup con conseguente “richiamo” della prima squadra, il Taliercio ha aperto i cancelli da qualche giorno ai ragazzi del settore giovanile, circa 25, che hanno fatto parte delle squadre Under 18, Under 16 e Under 15. Allenamenti di tecnica individuale in vista della prossima stagione, tenendo conto che tutti i club stanno aspettando l’ufficialità di quali saranno i campionati giovanili, maschili e femminili. La Reyer ha predisposto un programma di lavoro individuale e misure di sicurezza strettissime. «Il lavoro individuale estivo è una parte molto importante della stagione» spiega Francesco Benedetti, responsabile del settore giovanile maschile della Reyer, «per migliorare i fondamentali perché c’è ampio spazio per lavorare sui particolari individualmente. Quest’anno c’è più tempo da sfruttare, a causa della sospensione dei campionati, quindi i ragazzi sono al lavoro per sfruttare al massimo questa possibilità. Il lavoro è impostato su un ciclo di quattro settimane. Dopo questo periodo iniziale di un mese, a seconda di come si evolverà la situazione epidemiologica, si valuterà come e quanto proseguire».
Ma come si è organizzata la Reyer per questi allenamenti individuali? «I ragazzi lavorano per 90’» precisa Benedetti, «entrano al palasport da soli, con la mascherina, soltanto dopo aver controllato la temperatura all’ingresso ed essersi disinfettati le mani. Eventuali accompagnatori attendono fuori dall’impianto fino al termne dell'allenamento». Non vengono utilizzati gli stanzoni adibiti solitamente da spogliatoio. «Esatto, i ragazzi non li utilizzano, ma devono essere già cambiati in tenuta da allenamento. I giocatori entrano in campo in due, uno per metà campo e ognuno ha il suo allenatore col quale lavora 45’ sulla tecnica e sui fondamentali da migliorare, seguendo un programma personalizzato elaborato dallo staff tecnico. Ovviamente, mantenendo più di due metri di distanza. L’allenatore indossa mascherina e guanti che sanificherà a ogni cambio turno, così come i due palloni utilizzati dagli atleti».
Il programma prevede due parti di allenamento. «Dopo il lavoro in campo» continua Benedetti, «i due ragazzi impegnati accedono con percorso diverso alla sala pesi, dove sono seguiti da un preparatore fisico che ha anche la responsabilità di mantenere le due zone di lavoro differenziate e di sanificare ogni attrezzo dopo l’utilizzo. Al termine dell’ora e mezza di lavoro, i due giocatori lasciano l’impianto utilizzando un percorso ed un’uscita differenti, senza fare la doccia».
Ieri mattina al Taliercio si è rivisto in tenuta di allenamento anche Bruno Cerella, che non ha resistito a effettuare una seduta di tiro e di pesi prima di tornare a Milano. —
Michele Contessa
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