Ress e Pesaro: «Stagioni memorabili»

MESTRE. «Son passati tanti anni, ma per me è sempre un piacere ritornare a Pesaro».
Tomas Ress ha scritto le pagine più esaltanti della sua carriera con la maglia della Montepaschi Siena, ma per arrivare in Toscana nel 2007 l’ala-pivot di Salorno è passato attraverso tappe intermedie, al ritorno da cinque anni vissuti negli Stati Uniti prima all’Hileah Champagnat Catholic High School e poi alla Texas A&M Aggies University. Nell’estate del 2003 il ventitreenne Tomas Ress riprese l’aereo per l’Italia e si accasò alla Scavolini Pesaro. «È stata la società che mi ha lanciato nel professionismo», ricorda Tomas Ress, «furono due stagioni ad altissimo livello. Giocando in Texas mio vice Pascucci che mi segnalò a Pesaro. Sono stati due anni con allenatori importanti come Melillo e Crespi: la prima stagione uscimmo in semifinale per mano di Siena che aveva Recalcati in panchina e avrebbe vinto lo scudetto, perdemmo la finale di Coppa Italia a Forlì contro Treviso, c’erano giocatori come Alphonso Ford e Djordjevic; il secondo anno esordii in EuroLega. Posso avere solo ottimi ricordi».
In Europa, Pesaro passò il girone di qualificazione e quello delle Top 16 per arrendersi nei quarti di finale al Maccabi Tel Aviv. Nel 2005 Pesaro non si iscrisse al campionato e Tomas Ress passò alla Fortitudo Bologna con Repesa in panchina e con quattro compagni che negli successivi avrebbero indossato la maglia della Reyer, come Rombaldoni, Green, Garris e Diawara, ma questa è un’altra storia.
In totale 76 presenze e 131 punti realizzati in campionato per il trentaquattrenne alto-atesino con la casacca della Scavolini. Domani la Reyer si presenta all’Adriatic Arena da squadra favorita. «Intanto siamo felici di essere primi in classifica da soli e proveremo a esserlo anche domenica sera», osserva Tomas Ress, «negli ultimi due anni ha dovuto lottare per la salvezza, ma è sempre una piazza di prestigio con tifosi preparati, che sostengono la propria squadra. Noi dobbiamo migliorare la qualità della nostra pallacanestro, disputando una partita di grande solidità, come non ci è riuscito, pur vincendo, nelle ultime partite».
Peric ha ringraziato Ress a inizio settimana per il suo salto di qualità. «Ringrazio “Pero” delle belle parole, ma lui è un giocatore che può dare tanto, può giocare dentro e fuori l’area colorata. La sua unica pecca è che parla poco», aggiunge Tomas Ress sorridendo, «io al contrario sono uno estremamente loquace in campo, ho imparato da Stonerook. Serve parlare».
Reyer con qualche acciacco fisico di troppo: Viggiano (spalla) e Moore (ginocchio) si sono allenati con il contagocce, saranno a Pesaro, ma Recalcati dovrà centellinare le loro energie. Nelson partirà per le Marche, andrà in panchina, ma l’esordio in granata è rinviato alla gara interna con la Grissin Bon Reggio Emilia.
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