Quarto d'Altino, i 4 record mondiali (e uno italiano) di Monica Corò

QUARTO D’ALTINO. La competizione è un virus che ti contagia da ragazzina e non ti molla nemmeno da adulta. Puoi prenderti qualche anno di pausa, ma tornare comunque ad alto livello e toglierti nuove soddisfazioni fra le pari età. Monica Corò è ranista di lungo corso. Azzurra e campionessa italiana da senior, tanto da meritarsi pure la convocazione ai Mondiali di Berlino nel 1978. Quarant’anni dopo, continua a nuotare fra le Master 55, infilando record a iosa.
Professione impiegata, risiede a Quarto d’Altino ed è tesserata con la Stilelibero Preganziol. E, nel giro di un mese, ha stabilito quattro primati mondiali e uno nazionale. Prima tappa della felicità, il Trofeo Acquambiente di Sant’Urbano (Padova), circuito Supermaster: ha battuto il primato mondiale di categoria sui 100 rana in vasca corta (1’18”36), bissando con il record centrato al passaggio dei 50. Due settimane dopo, altra magia al campionato regionale di Lignano: nuovo limite mondiale sui 100 rana in lunga (1’19”90), altro muro abbattuto al tocco di metà gara (36”98).
Il momento d’oro di Monica, campionessa senza età che furoreggiava sulle stesse distanze già da adolescente, si è completato con il primato italiano sui 100 misti in vasca da 25 (1’14”99) a Vicenza.
Un filotto notevole per l’ex azzurra, allenata da Enrico Biancardi a Preganziol e tornata alle competizioni 15 anni fa dopo una fisiologica pausa. La passione però non sfiorisce e, pure fra le Master 55, si possono conquistare risultati di rilievo. Dominatrice incontrastata agli Italiani, era salita alla ribalta agli Europei di Londra 2016, conquistando due ori e un argento.
Ancora meglio aveva fatto ai Mondiali di Riccione 2012: tre iridati a impreziosire una stagione nobilitata da sei primati mondiali. Corò è diventata così la reginetta della rassegna veneta, che a Lignano ha registrato pure l’impresa di Martina Benetton del Natatorium Treviso, capace di assicurarsi il record italiano nei 1500 stile libero M25 (18’33”30). L’edizione 2017 ha proposto numeri da capogiro: 1.400 partecipanti, 410 staffette, uno staff di quasi 60 elementi provenienti da tutta la regione. A dominare la classifica è stata invece l’Acquaviva 2001 di Piove di Sacco. La prossima tappa del Grand Prix veneto Master coinciderà il 19 marzo con il 4° Memorial Max Zuin a Padova.
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