Portogruaro escluso dalla Lega Pro

Disco rosso della Covisoc, non presentata la fidejussione
pavia portogruaro delusione porto
pavia portogruaro delusione porto

PORTOGRUARO. La bella favola, culminata con la promozione in serie B di tre anni fa, è finita. Il Portogruaro, da poco retrocesso in Seconda Divisione, non è stato ammesso al campionato e quindi escluso dalla Lega Pro. Se riuscirà a sopravvivere, dovrà ripartire dai campionati dilettanti.

La decisione, che era nell’aria, si è concretizzata nelle ultime ore, nonostante il tentativo di salvare la squadra da parte di Francesco Chesi e Antonio Tarlà, due imprenditori che fondando l’associazione “Io Portogruaro” hanno cercato di raccogliere i fondi, ma soprattutto le speranze, degli sportivi della città.

Chesi, incassato il no della Covisoc, ha spiegato la situazione, indicando nello scarso sostegno della banca la causa dell’esclusione dal campionato. «In pratica - ha spiegato - la banca avrebbe sostenuto la ricapitalizzazione sociale solo con la garanzia di una persona fisica, non di una associazione».

Nebuloso il futuro, con tre ipotesi possibili: 1) ripartire dalla Serie D, ma servono 300 mila euro e al momento non è facile reperirli; 2) iscriversi con 100 mila euro all’Eccellenza; 3) ripartire dalla Terza categoria».

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia