Poggi e Venezia contro il Lecce Quanti ricordi: «Che debutto»

Il responsabile dell’area tecnica parla della sfida del 1991: «Centrai il palo dopo un minuto e mezzo, poi arrivò quel rigore di Pasculli. I salentini sono forti»

mestre

«Ventinove anni? Non è possibile, come passa veloce il tempo». Parole di Paolo Poggi, responsabile dell’area tecnica del Venezia che il primo settembre 1991, appena ventenne, venne fatto debuttare in Serie B da Alberto Zaccheroni. Dove? A Lecce, naturalmente, prima giornata di campionato con il Venezia risalito in seconda serie dopo lo spareggio di Cesena contro il Como.

«Se mi fece giocare titolare al debutto, vuol dire che Zaccheroni credeva in me», ha sorriso Poggi che al termine di quella stagione venne ceduto al Torino in Serie A, dove iniziò la sua carriera ai vertici del calcio italiano. Se il Venezia era una neopromossa, il Lecce era appena sceso dalla Serie A, puntava alla promozione immediata come adesso, ma a fine stagione terminò all’ottavo posto, salendo in Serie A solo nel campionato successivo.

«Allora, come adesso», ricorda il responsabile dell’area tecnica arancioneroverde, «il Lecce era una signora squadra. Non ho molti flash di quella gara, ma ricordo nitidamente che centrai il palo dopo un minuto, un minuto e mezzo». Magari quella partita avrebbe avuto un epilogo diverso, decisa dal rigore di Pasculli dopo 11’ di gioco oppure no. «Non potremo mai saperlo», chiosa Poggi, che in quella partita fece coppia in attacco con Fulvio Simonini e che una settimana dopo, al Baracca, avrebbe segnato contro il Messina il suo primo (e decisivo) gol in Serie B. In quel Lecce, allenato da Alberto Bigon, giocava Antonio Conte, ma anche il russo Aleynikov con il trio d’attacco Baldieri-Pasculli-Moriero. Era comunque un Venezia non rinunciatario perché alle spalle di Paolo Poggi e Fulvio Simonini giostrava Stefano Civeriati con Ciccio Romano in cabina di regia e Diego Bortoluzzi che non disdegnava le proiezioni nell’area avversaria.

«Considero il Lecce attuale la squadra più forte della Serie B, per completezza dell’organico, organizzazione e per qualità del gioco, è una spanna sopra le altre». Oltre al duello di squadra, ci sarà anche il confronto a distanza tra Coda (7 reti) e Forte (6), i due giocatori che guidano la classifica cannonieri. «Sono due bomber che non bisogna mai perdere di vista un secondo, hanno il fiuto del gol, aspettano solo un errore da parte della difesa avversaria per punirlo immediatamente. Sono due attaccanti che sanno anche inventarsi gol d’autore, vedi quello di Forte contro l’Empoli. Io ero andato a seguire la partita in curva, dietro la porta toscana, quindi credo di essere stato uno dei pochi a vedere meglio l’esecuzione di Francesco in mezzo alla nebbia di Sant’Elena».

Nell’ultima gara casalinga il Lecce ha realizzato 7 gol contro la Reggiana. «Corini dispone di un potenziale offensivo notevole, tutti parlano di Coda, ma Stepinski è un signor attaccante, e poi c’è Pettinari. Il Lecce ha già segnato 22 gol in 9 partite, di cui 17 nelle ultime 4 gare contro Pescara, Entella, Reggiana e Chievo. Il Venezia opporrà le proprie armi, cercherà di giocare il suo calcio propositivo anche a Lecce».

La trasferta in Puglia apre un dicembre “pesante” durante il quale gli arancioneroverdi ospiteranno Monza, Spal e Salernitana che puntano alla Serie A, andranno a far visita a Reggina, Cosenza e Chievo.

«Gli incontri sono sempre più ravvicinati, ma vale anche per i nostri avversari». Il Venezia effettuerà questa mattina la rifinitura al Taliercio, poi nel pomeriggio volerà verso la Puglia per l’appuntamento di domani pomeriggio (ore 14). —



Riproduzione riservata © La Nuova Venezia