«Per me è sempre un’emozione»

VENEZIA. Ritrovarsi, ogni tanto. Sarà solo una amichevole, però il Venezia è sempre il Venezia per Edoardo Gorini, classe 1974, veneziano del centro storico, cresciuto nelle giovanili arancioneroverdi e da sei stagioni e mezza nella rosa del Cittadella. Poche presenze, ma sempre un grande impegno in allenamento, aspettando la chiamata di Claudio Foscarini. «Anche se passano gli anni, è sempre una bella emozione ritrovarsi di fronte quei colori» ammette il difensore granata che fece parte della rosa di Alberto Zaccheroni nelle prime due stagioni in serie B tra il 1991 e il 1993, «anche perché non è che mi sia capitato spesso». Strade divise per tanti anni, durante la permanenza di Gorini a Corsico, Varese (nove stagioni), Albinoleffe, Pavia e Ravenna, prima di arrivare nell’estate 2007 a Cittadella. «L’ultima volta è stata l’amichevole di fine anno della passata stagione». Sempre al Tombolato, finì 3-0 per il Citta, ma la squadra allora allenata da David Sassarini resse alla grande per un tempo. «Un test che si ripete, lo scorso anno ha portato bene, magari anche questa volta può essere di buon auspicio», ricorda Gorini.
Nato alla Salute, sestiere di Dorsoduro, adesso il difensore del Cittadella risiede a San Samuele, dall’altra parte del Canal Grande. Solo in un’occasione è stato vicino al ritorno. «Mi contattò Andrea Seno l’anno successivo al mio arrivo a Cittadella, a gennaio, non se ne fece niente, anche perché la situazione economica del Venezia non era florida». Alla fine di quella stagione, infatti, il Venezia fallì per la seconda volta. »Beh, la scelta di rimanere a Cittadella fu oculata, anche se non posso dimenticare che a Venezia sono nato, ci abito e che al Penzo ho fatto anche il raccattapalle».
Amichevole che per il Cittadella cade a metà della lunga sosta del campionato di serie B. «Mai accaduto in passato, stiamo lavorando sodo, ma è come se iniziasse un altro campionato dopo la preparazione estiva».
Sul Venezia si tiene sempre aggiornato. «Ho visto che è cambiato da poco l’allenatore, è logico che spero di rivedere la squadra in campionati più alti. Io del Venezia sarò sempre un tifoso». Venezia alla ricerca di quella programmazione che è la fortuna del Cittadella. »Stiamo andando bene anche quest’anno, ma la serie B non ti permette di mollare un centimetro. Anche lo scorso anno abbiamo girato a 28 punti e poi nel ritorno ci siamo un po’ persi». (m.c.)
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