«Non si monterà la testa, ora partiremo per le ferie a Malaga»

I PARENTI

Non si vedevano da giorni. Sentirsi sì ma vuoi mettere il contatto quotidiano anziché il telefonino e la videochiamata con l’altra parte del mondo. Per papà Giuseppe, mamma Martina e la fidanzata Sara Zarpellon, rivedere e riabbracciare Francesco Lamon è stato qualcosa di unico, d’impagabile. Molto emozionante, quello sì, senza dubbio speciale. «Non mi sono ancora reso conto di quanto successo», dice commosso Giuseppe Lamon «e anche se questi giorni ho dormito, mi sembra sempre di svegliarmi e che tutto sia stato un sogno. NelLe ultime settimane ci siamo sentiti, ma la comunicazione non è stata sempre semplice, anche per via del fuso orario di sette ore tra l’Italia e il Giappone». Francesco Lamon fa parte delle Fiamme Azzurre, il corpo della polizia penitenziaria, e, dopo il trionfo, i genitori hanno ricevuto la telefonata dai vertici per fare i complimenti al giovane per l’oro ottenuto.

«Nel nostro territorio». continua il genitore, «in passato Mario Vallotto e Toni Bevilacqua hanno fatto molto per il ciclismo vincendo molto. Sono stati delle grandi figure per questo sport. Ora si è aggiunto anche Francesco ed è bellissimo». Il successo di Lamon ripaga anche una vita di sacrifici, quando, da piccolo, iniziava con le prime gare fino a doversi spostare sempre più in là. «Non è una battuta quando dico che abbiamo fuso due auto per accompagnarlo in giro», aggiunge Giuseppe.

A fianco, mamma Martina annuisce in attesa di vedere arrivare il figlio. E non dimentica quanto lavoro c’è stato dietro. Il successo di Francesco Lamon è pure della fidanzata Sara Zarpellon, volto di Telechiara e appassionata di sport. «Sono davvero molto contenta per questo oro», racconta la ragazza, «perché se lo merita per i sacrifici, la pazienza e la determinazione che ci ha messo ogni giorno. Se la godrà questa medaglia e, conoscendolo, terrà i piedi ben piantati per terra. Adesso avremo qualche giorno di relax e poi lui si concentrerà sui Europei e Mondiali. Nei prossimi giorni andremo a trovare sua sorella a Malaga, per le ferie più lunghe ,aspetteremo novembre». Poi parla del suo rapporto fuori dal ciclismo. «Siamo una coppia normale», continua Sara «che si ricava i propri spazi. Non parliamo sempre di ciclismo; anzi, sappiamo distinguere bene le varie situazioni. Lui mi segue nel mio lavoro, m’incoraggia, io faccio altrettanto».